La notte precedente le vicende che avevano dato il via alla strana concatenazione di eventi, Rei era come al solito di ronda, e nel suo girovagare per la scuola non aveva notato niente di strano in nessuno degli studenti che aveva beccato fuori dalle brande.
Nessuno che correva urlando che l’apocalisse era imminente, nessuno che deturpava il bellissimo giardino della Cross, nessuno che sembrava diverso dal solito.
Ricordava solo di essersi tremendamente annoiato, sotto un albero vicino al cancello d’ingresso alla Night Class aspettando che succedesse qualcosa, ma venendo come al solito deluso. L’estate non era ricca di avvenimenti, dato che la maggior parte di quelli della Day tornavano alle loro case, portando via il caos e la confusione.
L’unica cosa strana che era successa quella notte, era stato incontrare Edvige e riuscire a strapparle un invito per la piscina il giorno successivo.
Il volto di Rei si era come illuminato quando aveva sentito il “sì” della ragazza e il sorriso che aveva messo sul volto valeva molto più di centinaia di frasi che le avrebbe potuto dire. Era contento. Contento di poter finalmente passare del tempo con lei, dato che era parecchio che i due non riuscivano a vedersi per passare un po' di tempo insieme.
Chissà… Magari avrebbe portato in piscina anche Cellly II. Giusto per rievocare vecchi ricordi.
Sorrise lasciandosi cadere sul materasso morbido della sua stanza, dopo essersi separato da Edvige, pronto a farsi le sue dovute ore di sonno, ignorando ogni cosa dentro la stanza, compreso il leggero disordine che si era accumulato lì dentro.
Avrebbe presto dato una sistemata, coinvolgendo il suo animaletto domestico/compagno di stanza.
Ma quel giorno non era ancora giunto. Domani piscina.
-Yawn- uno sbadiglio si levò nell’aria mostrando la faccia scottata dal sole di Rei, che tranquillo e beato stava per fare l’ennesimo sonnellino sul lettino della piscina che aveva occupato con Edvige, dopo aver fatto un bagno lungo quasi un’ora con l’altra Guardian, ridendo, scherzando, e aver esplorato i vari usi della sua ciambella e del delfino di Edivge, che esercitava ancora uno strano fascino sul Guardian maschio, adorando quest’ultimo i giochi di quel tipo e non avendo mai potuto giocarci quando era piccolo.
-Dobbiamo farlo più spesso.-disse rivolgendosi alla figura al suo fianco, splendida come non mai in costume da bagno, intenta a fare lei solo sa cosa, che aveva accettato in memoria dei vecchi tempi il suo invito:
-La prossima volta cerchiamo di recuperare anche Luce. Un po' di relax farebbe bene anche a lei.-aggiunse stiracchiandosi sul lettino, come fosse un cane in cerca di grattini sulla testa.
Coperto dall’ombra del grande ombrellone rosso col simbolo della Cross, guardò la ragazza che era in sua compagnia e sorrise, al settimo cielo per essere riuscito a passare del tempo con lei. Ormai la giornata era quasi finita dato che erano da poco passate le 16, ma si era divertito forse anche troppo. L’aveva già detto che le era mancata la compagnia della compagna di ronde? Se non fosse stato dannatamente bene su quel lettino, l’avrebbe ancora una volta abbracciata, dato che da quando si erano incontrati, non aveva fatto praticamente altro sia fuori che dentro l’acqua, venendo anche alcune volte minacciato di essere affogato se continuava con quelle dimostrazioni di affetto forse un po’ troppo esagitate.
Edvige però aveva qualcosa di strano. Non gli era sembrata la solita. Forse le avrebbe chiesto se c'era qualcosa che la preoccupava...
Comunque, se c’era una cosa che riusciva bene a Rei, era quella di addormentarsi praticamente ovunque e in breve tempo; per cui gli ci volle poco in quella posizione, e forse non captò nemmeno le ultime parole di Edvige dopo il suo sorriso, a prendere sonno, beandosi del calore estivo e della voce della ragazza che lo stava accompagnando lentamente nel mondo dei sogni.
Si limitò ad annuire all’ultima sua frase, non capendola alla perfezione, dato che non aveva fatto tanto caso alle parole di Edvige quanto più alla sua voce dolce che continuava a ronzargli nella testa, appisolandosi subito dopo.
Un fumo nero fu la prima cosa che vide.
Si guardò intorno ma l’unica cosa che riusciva a mettere a fuoco era oscurità. Odore di sangue e bruciato imperversava nell’aria, e la luce gli era ancora preclusa, come se le serrande del luogo in cui si trovava fossero completamente abbassate.
La seconda cosa che gli tornò alla memoria fu il dolore. Fu spinto indietro, contro uno degli alberi del giardino della Cross e Shion gli scivolò di mano.
Sapeva già che non l’avrebbe ritrovata.
Si portò una mano alla testa, sentendo scorrere il proprio sangue sulle dita, cercando di rimettersi in piedi.
All’improvviso la figura di un uomo sanguinante gli si frappose davanti mentre ancora intorpidito dal colpo precedente cercava con la mano destra, tra i cespugli l’altra sua pistola.
CITAZIONE
"Ho giurato... Fedeltà a... Lei e io l'-... Non..."
Un brivido gli attraversò la schiena e lo sguardo vagò tra il fumo nero.
La figura di Yuri, come trasfigurata, vagamente somigliante ad un diavolo oscuro, combatteva con una spada di cristallo nero contro una figura splendente, che aveva finalmente schiuso il suo mondo di tenebra e che aveva le sembianze della ragazza che lo aveva accompagnato in piscina.
Scostò il vampiro facendosi perno su di lui per potersi rialzare, cercando di correre verso di loro, ma il combattimento, man mano che lui guadagnava terreno, si faceva sempre più distante.
Il vampiro sorrise, incredibilmente vicino, come se Rei non si fosse minimamente mosso e la sua figura si fece man mano più piccola, più delicata, più femminile. Gli apparve una giovane dagli occhi scarlatti che conosceva perfettamente.
-…-Annuì a quelle parole, anche se era più che certo di non aver sentito niente e cercò con lo sguardo il combattimento precedente. Pronto a fermare Yuri ed Edvige come forse la cacciatrice gli aveva suggerito.
Poi emise un verso strozzato, e lo sguardo si abbassò verso il terreno, notando che la spada di Cristallo nero che gli era stata affidata dopo lo scontro con il gigante, non era più in mano a Yuri, ma si trovava in mano alla cacciatrice ed era intrisa del suo sangue.
Alzò gli occhi verso l'altra e i suoi occhi verdi si persero in quelli scarlatti della ragazza, che gli mostravano una sfumatura che non le aveva mai visto prima.
Si svegliò di soprassalto con il fiatone, il petto che si alzava e abbassava irregolarmente. Si voltò verso Edvige e sorrise, appena più nervoso rispetto prima:
-Che incubo. Celly incappava in un ago e veniva bucata senza pietà da Luce.-disse ridacchiando per quella assurda e falsa visione che si era appena creato.
Guardò il cielo e scoprì che il Sole stava lentamente calando e la notte stava arrivando sempre più in fretta:
-Uhm, ho dormito più del dovuto.Direi che è ora di andare no?-Ormai il Sole era sparito, e la Luna con le stelle illuminavano il sentiero. Si era separato da Edvige da circa un’oretta, e aveva preso a passeggiare lungo il giardino della Day Class, prima di rientrare nella sua stanza, come a metabolizzare ciò che aveva sognato poco prima, cercando di dargli un senso.
Dal punto in cui si trovava riusciva a vedere perfettamente il dormitorio, e le varie luci accese nelle camere degli studenti.
Il suo sguardo andò nella stanza numero 1 del dormitorio femminile. Ormai conosceva la struttura, quindi sapeva dove posizionarlo perfettamente.
Ma non c'era niente che potesse essere definito strano o minaccioso, almeno dall'esterno.
Forse era solo un po' paranoico.