La necessità aguzza l'ingegno, Jane, Kibuki

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LuCe-90
view post Posted on 4/8/2014, 10:43





Le ultime parole di Kibuki non avevano più effetto su Luce, che si ritirò nella Cross rinvigorita dal potere della Scatola Nera e così avanzò lenta e inesorabile, verso il suo sepolcro.

Passarono molti mesi, la forza del DarkRegin si espandeva sempre più e la cupola protettiva di Utsunomiya, che serviva a tener lontano gli umani da certe notizie, lentamente si era allargata sui confini. Molti vampiri e molti hunter vennero sopraffatti e d’altronde, non c’era da stupirsi, non era colpa della Black Box se la maggior parte di loro covava in se una così forte parte oscura oppure avevano una tale debolezza mentale da risultare quasi un gioco prendere il sopravvento sul loro cervello. Forse era venuto il momento che le stesse organizzazioni si soffermassero a capire ciò che facevano sui loro membri: stress mentale, condizioni di vita allo stremo, nonché ideali che distruggevano la persona stessa.

Jane era riuscita a salvarsi per un pelo, grazie all’intervento di Jeb e da allora non aveva fatto altro che tentare di fortificare le sue idee e convinzioni, nonché partecipare a varie missioni, la maggior parte finite nel medesimo modo: ritirata/strage; ma un paio di volte riuscì a rifilare due pallottole ai tirapiedi di Luce. Purtroppo era inespugnabile quella fortezza che aveva creato la cacciatrice dagli occhi rossi e già quando si superava quella sorta di sfera si sentiva la presenza oscura della BB.
Ma quel giorno, Jane, stava a bere tranquillamente quando il barista la chiamò dicendole che la volevano al telefono; non era tipa da cellulari, quindi aveva lasciato detto agli infermieri che se Kibuki si fosse ripreso potevano chiamare al bar così da rintracciarla facilmente e così accadde.
«Pronto? Cosa? Davvero!? Arrivo subito.»
Lasciò la cornetta penzolante, passo velocemente dal bancone scolandosi il rimanente della birra, lasciò il conto e scappò via.
Arrivata all’ospedale, ottenne le dovute informazioni e si fiondò dal suo amico.
Una volta sulla porta gli sorrise.
«E così ti sei ripreso eh? Stavo iniziando a sospettare che dormissi per non lavorare.»
Entrò e si sedette sul bordo del letto.
«Come ti senti? Sai... non è stato molto saggio da parte tua attaccare da solo Luce»
Gli parlò con tono più amorevole. Da un lato era felice che fosse rimasto fuori dai casini di quei mesi... pensarlo nella lista dei morti gli dava enormi dispiaceri.
 
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Shonen.DÅFunnyMan™
view post Posted on 4/8/2014, 14:55




Kibuki e Jeb stavano ragionando del più e del meno mentre il primo menzionato era ancora un po' scosso.
Nel frattempo Jane venne a sapere che il cacciatore si era ripreso e si fiondò subito da lui
infatti in poco tempo arrivò.
"«E così ti sei ripreso eh? Stavo iniziando a sospettare che dormissi per non lavorare.»"
Accennò ad una risata grattandosi la testa coperta dai capelli che si erano ulteriormente allungati facendolo sembrare ancora di più un barbone!
beh... speravo in qualcosa di più di una battuta!, qualcosa di più romantico! inizia a ridere come suo solito fare, guardandolo Jeb non può che tirare un sospiro di sollievo.
Alla domanda di Jane aspetta un po' a rispondere.
Mi... mi sento bene, credo. si stiracchia un po' le braccia ancora un po' intorpidite
Sai... non è stato molto saggio da parte tua attaccare da solo Luce»
Abbassa lo sguardo che viene coperto dai capelli, la bocca si vede anch'essa male perché nascosta tra la folta barba cresciuta in quel lunghissimo periodo.
Stringe i pugni nonostante la stanchezza fisica che comunque era ancora presente, infine sospira
Jeb aveva già capito, infatti nel suo volto c'era un grande sorriso malinconico, ma data la sua persona dura lo lasciava sembrare un tipico sorriso da "chi aveva già capito tutto".
Jane... io... io non l'ho fatto con l'intenzione di sconfiggerla.
sospira.
no, come avrei potuto...<b> Kibuki guarda Jane.
<b> Jane... "Qua si spara e non si parla", io... non avevo più pallottole né parole...
quel posto doveva essere la mia tomba... io volevo morire e smettere di soffrire,
ecco perché l'ho fatto.

Era la prima volta che Kibuki parlava in questa maniera, ma nelle sue parole non c'era solo tristezza, ma anche amarezza della rabbia che aveva covato vivendo come uno sporco
verme nella natura a causa di qualcosa che lui non poteva neanche vedere ad occhio nudo,
comunque, adesso si era risvegliato e nonostante la sensazione di stanchezza e la tristezza
del passato era felice di essere vivo... forse era perché gli ultimi ricordi passavano
con Edvige, i suoi amici ed infine gli occhi di Luce... specchi che riflettevano dolore e odio incommensurabile.
Comunque adesso... adesso non ho più bisogno di fare idiozie, so cosa fare... e questa volta ci riuscirò.
Si alza dal letto facendo un grande respiro e poi inizia a muoversi, vede che la sua maglietta era posata su una sedia, la afferra e la indossa.
Si gira verso i due con il suo solito sorriso
Da oggi in poi continuerò a fare ciò che mi riesce meglio, salvare chi ne ha bisogno!

QUALCHE GIORNO DOPO:

Kibuki non si faceva vedere spesso perché era deciso più che mai ad affrontare la causa "Dark Reign" e quello che aveva visto negli occhi di Luce lo spronava ad andare avanti.
Passava le giornate ad allenarsi, aveva fatto "costruire" quasi abusivamente in una stanza una palestra con tanto di Specchi e pavimento liscio.
In qualche giorno aveva già dovuto cambiare quattro sacchi d'allenamento e ciò infastidiva coloro che dovevano, magari anche più volte al giorno, portare i sacchi pensando giustamente che in tempi dove i problemi erano palpabili quello non era il primo pensiero.

Jeb tornò da una missione che andò fortunatamente a buon fine, era riuscito a recuperare altri tre scagnozzi della Black Box che sarebbero stati poi messi sotto esperimenti per capire meglio il fulcro della questione.
Riposatosi un po' e dopo aver mangiato qualcosa si decide di andare a vedere che diavolo stava combinando Kib, in questa idea implementò anche Jane, sembrava così felice quando aveva rivisto Kibuki dopo che si era risvegliato.
La cerca e poco dopo la trova.
Jane, ciao come stai?.
Francamente sono curioso di sapere come sta Kibuki, del resto ha voluto fare di testa sua anche questa volta... non nego di essere curioso e aspettarmi di tutto da lui, dicono che si stia allenando.
Allora che ne dici? mi fai compagnia nel trovarlo?

Accenna ad un sorriso.
 
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