Per evitare di farti chiudere la role ti ho risposto io, non allarmarti, non è per colpa tua, ancora dobbiamo aggiornare la storia
In poche parole c'è questa BlackBox che è stata presa da Luce Dany (il mio pg) e questa BB (abbreviazione di BlackBox) ha il potere di possedere un corpo e aumentarne la forza, controllarne anche il cervello ecc. ciò è accaduto all'inizio dell'ultima MegaQuest. La BB ha posseduto Luce e l'ha utilizzata come "antenna" per diffondersi anche in altre menti, le più deboli si sono lasciate possedere (per i più svariati motivi) le più forti o i più buoni hanno resistito. Così stessi studenti della Cross, capeggiati da Luce, hanno iniziato a uccidere chiunque si opponesse a loro e dopo aver debellato il LivelloA, un gruppo di cacciatrici ha sfondato la porta della presidenza ed hanno ucciso il Preside Cross.
Dunque, ora tu stai ruolando in una scuola un po' malconcia per tutti gli scontri (anche se sono avvenuti mesi fa, questa estate, quindi molti danni sono stati riparati) e semideserta, poiché i Buoni sono fuggiti dall'Istituto Cross lasciandolo in mano a Luce e tutti i Cattivi del caso. Dunque, in presidenza non troverai Cross, bensì Luce Dany.
spero che ti sia tutto chiaro, ma presto risolveremo questi problemi per i nuovi utenti aggiornando la storia!
La scuola era stata devastata, sfollata, ciò che rimaneva erano i resti di una rivoluzione interna covata per lungo tempo e divampata in pochi secondi, proprio come una piccola scintilla moribonda può trasformarsi in un terribile incendio, cadendo su di un letto di paglia.
Tutto ciò che era rimasto fra quelle mura, era rimasto perché succube della potenza della BlackBox, terribile strumento ideato dal Consiglio dei Vampiri, contenente un potere oscuro e tremendo, qualcosa cui nessuno sapeva dare un nome, poiché i suoi creatori erano morti e da allora era passata prima in mano ad una cavia, dopo ad una cacciatrice di vampiri troppo curiosa per esitare su quell’oggetto così potente.
Luce camminava per la stanza del preside Cross, che in quei mesi era stata ricostruita in parte, ma ricordava tutto, tutto era scritto in quelle mura, tutto le ritornava in visioni spezzettate, come una pellicola tagliata e montata in modo diverso; quando pensava a Cross non poteva che star male. L’aveva ucciso! Era stata lei a porre fine alla sua egemonia, eppure era uno dei membri più forti della Vampire Hunter, era il maestro di Bonpasse, il capo di quest’ultima! Ma era scivolato in un ideale che gli stava sfuggendo di mano… tutte quelle morti che negli anni avevano macchiato ogni luogo della Cross, tutti quegli scontri, tutti quei momenti in cui Luce dovette mettere in gioco la propria dignità, in cui dovette scontrarsi con i suoi limiti… con l’indifferenza altrui… Perché era un fiore splendido, ma solitario, incapace di legare con gli altri, incapace di far capire a chi le stava vicino che lei, infondo, voleva solo una vita in comunità; ma, allo stesso tempo, ignorava il significato di quella parola e quindi tutto diventava complicato, tutto diventava impossibile. Trarre energia dalla BlackBox fu l’unica cosa che riuscì a farla sentire appagata; ora tutti quelli che erano lì, in qualche modo dipendevano da lei, se lei staccava la spina, avrebbero sofferto della mancanza di quell’energia come un drogato soffre l’assenza della sua dose.
Accarezzò la scrivania impolverata, guardò la poltrona che aveva qualche taglio sullo schienale e gli si avvicinò con cura. I suoi particolari occhi rossi, che l’avevano resa ciò che era, immaginarono la sagoma del preside comodamente seduto ed i suoi occhi e il suo sorriso… ormai spento per sempre.
«Se solo avesse compreso, se solo avesse ammesso le sue colpe… no, non avrebbe meritato la morte.»Scostò leggermente la sedia e piano si adagiò su quel cuscino che, ormai, da tempo, non veniva più riscaldato, ma ancora, ancora portava l’impronta del suo possessore.
«Preside… prometto che il suo ideale verrà fuori. Non voglio più che i vampiri si nascondano, non voglio più che i nostri nemici ci guardino con superiorità… ora… ora siamo noi i più forti.»Proprio in quel momento qualcuno bussò alla porta, qualcuno che non era stato fermato perché non considerato una minaccia, una vampira LivelloB che ancora doveva sapere, doveva scoprire e decidere di schierarsi.
Probabilmente si sarebbe aspettata una voce maschile e, invece, fu una voce vellutata e placida, dal timbro femminile, a dire:
«Prego, accomodati.»; e non si sarebbe mai aspettata di entrare in un ufficio palesemente distrutto e mezzo ricostruito alla buona e lì, dove un tempo sedeva il Preside Cross, che aveva eretto quelle mura dal nome di Accademia Cross, per accogliere tutti i vampiri e cacciatori che aspiravano al cambiamento, trovare semplicemente una ragazza universitaria, con i capelli azzurri a caschetto ed un ciuffo più lungo che le scendeva sul naso, occhi rossi e pelle chiarissima… a prima vista un vampiro, ma in lei batteva un cuore umano, come scorreva sangue umano, ma in quei mesi, in lei, scorreva anche un potere tenebroso, derivante dalla BlackBox, sita nell’alloggio n°1 della DayClass.
Appena le due si sarebbero guardate in viso, Luce avrebbe aggiunto, con cordialità, queste parole:
«Vieni avanti e siediti.»; indicando una delle due sedie di legno che sostituivano le vecchie poltrone distrutte.