Spirito libero, Keitaro x Yukiko

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Keitaro
view post Posted on 1/6/2013, 17:04




Hehe... piaciuta la mela eh?
L'individuo sogghignante di fronte al superbo esemplare di Appaloosa altri non era che Keitaro, giovane vampiro borderline che da qualche tempo a quella parte aveva preso ad interessarsi a quel particolare animale.
La prima volta che era stato in quella scuderia era stato immediatamente colpito dal suo mantello marrone schizzato di bianco, ma soprattutto dal suo carattere irrequieto e nervoso, selvatico.
Gli piaceva quel suo contegno quasi sdegnoso, scostante nei confronti di chi osava anche solo pensare di cavalcarlo, e gli piaceva il fatto di essersi guadagnato, giorno dopo giorno, un po' della sua fiducia.
Allo stato attuale Keitaro poteva essere considerato uno dei pochissimi ad esser riusciti ad avvicinarsi tanto da potergli offrire del cibo e ciò, indiscutibilmente, lo faceva sentire immensamente figo.
Nel frattempo Firestorm, era questo il nome che aveva deciso di dargli data la sua indole mutevole e impetuosa, sgranocchiava il suo snack zuccherino senza togliere gli occhi dal ragazzo neanche per un istante: aveva accettato il suo regalo, ma questo non voleva certo dire che erano diventati amici, per quello ci voleva ben altro.

Bravo cavallino... credo proprio che oggi sia il gran giorno!
Lo studente dai capelli arancioni si guardò intorno per accertarsi che non vi fosse nessuno, dopodichè aprì appena il cancello di legno.
Firebolt rimase immobile, come se non gliene importasse un fico secco, e Keitaro prese quest'atteggiamento come un buon segno. Non l'avesse mai fatto.
Nel momento stesso in cui gli saltò in groppa, il cavallo inarcò la schiena e iniziò a scalciare a più non posso per togliersi di dosso quel fastidioso moscerino ma non ci riuscì, perchè il moscerino in questione aveva fatto in tempo ad aggrapparsi saldamente ai peli della sua corta criniera.
La tenzone continuò per dei lunghissimi minuti, durante i quali al vampiro parve di essere John Wayne in un rodeo: nonostante la belva (sì, la belva) lo stesse sballottando come un pupazzo di pezza, lui non riusciva a smettere di ridere, sembrava quasi invasato, e non aveva la minima intenzione di lasciare la presa.
Forza Fire! Vediamo chi tra noi due ha la testa più dura!!!
Gli urlò, indispettendolo ulteriormente e spingendolo a uscire fuori dalla scuderia, con il risultato di ritrovarsi nell'ampio spazio antistante ad essa, dove fu facile per Fire triplicare l'efficacia delle sue scalciate.
In qualche modo, tuttavia, anche il cavallo sembrava non disdegnare quella situazione...era come se l'uno e l'altro fossero fatti della stessa pasta, e lo erano dopotutto: due esseri cocciuti e irragionevoli, due spiriti liberi che nonostante tutto, in quella scuola, si sentivano ancora come in un recinto, loro che ai recinti non erano mai stati abituati. È proprio vero che Dio (o chi per lui) li fa e poi li accoppia.

Edited by Keitaro - 1/6/2013, 23:58
 
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Yükikø Ishikãwã
view post Posted on 2/6/2013, 14:05




Dopo tanto lavoro finalmente era arrivato, anche per Yukiko, il momento di godersi un pò di vacanza anche se comunque doveva andare a lezione. Quella mattina stranamente era sveglia e dopo aver fatto una doccia calda e vestita elegante, ma leggero, visto che fuori c'era un bel sole con un buon venticello, prese il suo parasole e uscì. Da quello che aveva saputo in giro in quella c'era anche una scuderia e visto che ancora non lo aveva mai vista, dopo aver preso le varie indicazioni da un'altro studente della Night si avviò verso il luogo predestinato di quel giorno. Dopo essere uscita dal Dormitorio Luna seguì passo dopo passo tutte le indicazione che aveva preso dallo studente e, finalmente, arrivò alla scuderia. Una volta arrivata pensava di trovare solo i nitriti dei cavalli e un po' di silenzio ma, a quanto pare, si sbagliava di grosso. Infatti vi trovò un ragazzo in groppa a un cavallo che, a parer suo, cercava in qualche modo di domarlo. Rimase a poca distanza a osservare la scena, con un sopracciglio alzato.
 
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Keitaro
view post Posted on 3/6/2013, 07:27




Impegnato com'era, non si era assolutamente accorto della presenza di una spettatrice altrimenti quantomeno avrebbe cercato di darsi un tono... almeno secondo lui.
Dunque continuò ancora per qualche secondo a montare l'animale imbizzarrito divertendosi come un matto quanto più Fire si agitava.
A dire la verità non gliene fregava un tubo di domarlo, non aveva pensato di farlo neanche per un momento, anzi, forse un po' gli sarebbe dispiaciuto se quel cavallo così fiero si fosse ammansito tanto presto.

Ad ogni modo, il rodeo durò poco perchè Fire, dopo essersi apparentemente calmato e fermato colse di sorpresa il vampiro sbalzandolo via dalla sua schiena con un gran colpo di reni.
Keitaro cadde irrimediabilmente a terra qualche metro più lontano...erano state le sue ossa a produrre quel sinistro "crack"?
No. Era stato semplicemente catapultato su un mucchio di frasche messe lì per essere seccate ed ora si massaggiava alternativamente le spalle e il fondoschiena dolenti.
Ohi ohi... ci sono cascato come un pivello...
Guardava il cavallo che intanto, al danno si aggiungeva la beffa, se ne stava tranquillo e pacifico a brucare l'erba come la più mansueta delle creature: Keitaro era più che certo che dentro di sé stesse ridendo di lui.
E adesso? chi ti ci riporta dentro??? Cacchio.
Si prese il suo tempo per rialzarsi, il suo corpo era felicemente stanco e dolente: una scarica di adrenalina simile era parecchio ormai che non la sentiva! Prima di rimettersi in piedi guardò in alto, togliendosi dai capelli dei rametti che vi erano rimasti incastrati, e la prima cosa che vide furono un gran bel paio di seni che lo osservavano perplessi: era praticamente atterrato ai piedi di una donzella, della quale un venticello dispettoso sollevava appena gli abiti leggeri permettendo a lui di avere una visuale privilegiata della sua biancheria.

Keitaro per l'occasione indossava, oltre a un vecchio paio di jeans scoloriti e strappati e una T-shirt verde militare, una delle sue più credibili facce da cretino totale: occhi sgranati (un po' perchè non si aspettava che ci fosse qualcuno, un po' perchè non aveva mai visto una donna così da "vicino"), sopracciglia così alzate che parevano volessero prendere il volo e una bocca spalancata e attonita, che dovette lui stesso chiudersi con una mano.
Il colorito, poi, era una bella tinta di paonazzo acceso, molto in voga quell'estate.

Oh. Merda..
Quando realizzò cosa fosse successo saltò letteralmente scostandosi all'improvviso dall'ignara vampira, e tenendo le palpebre ben strette (troppo tardi, ormai quello che doveva vedere l'aveva visto) balbettò un confuso:
S-SCUSASCUSASCUSASCUSA!!! NON HO VISTO NIENTE, NON HO VISTO NIENTE!!
Mentalmente si preparò a un manrovescio di quelli che ti fanno tornare bambino.
 
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Yükikø Ishikãwã
view post Posted on 4/6/2013, 23:37




La donna in questione si era mossa in tempo prima di venire investita dalla caduta del ragazzo ed era per questo motivo che la sua veste si era mossa un po' mostrando di poco il suo intimo. Dopo che il ragazzo in questione si era alzato e chiuso gli occhi scusandosi per dire che non aveva visto niente fece un lieve sorriso: insomma lei era una modella ed è più che abituata a questo genere di cose, cioè a far vedere il suo intimo oppure con altri costumi durante il servizio fotografico quindi che questo che era appena successo non è proprio un problema così grave.

Non preoccuparti. Non sono una di quelle ragazze che si mettono a urlare e dire "Maniaco" alle persone perché so bene che non l'hai fatto a posta

Detto questo si mette a vedere il cavallo: colui che poco prima il ragazzo stava provando a monta. Stava mangiucchiando l'erba come se niente fosse, tutto contento oserei dire, per aver fatto sparire l'intruso. Con cautela le si avvicinò e, una volta vicino, allungò una mano verso il muso del cavallo iniziando così ad accarezzarlo.
 
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Keitaro
view post Posted on 5/6/2013, 07:01




Rimanendo in quella posizione, non sentendo arrivare urla né colpi ma solo parole tranquille, dischiuse cautamente prima un occhio e poi l'altro, e quando furono entrambi ben aperti notò che la vampira non era più al suo posto.
Si girò, sorpreso, e la vide avvicinarsi a Fire.

Aspetta! Non è un cavallo socie... - cosa? cosa?! Come se niente fosse il cavallo si stava facendo accarezzare il muso da una perfetta sconosciuta?! Dopo tutta la fatica che gli ci era voluta anche solo per avvicinarsi! - ...vole.... -.
Era esterrefatto: Fire si godeva le carezze come un gattino, ci mancava poco e quasi quasi avrebbe iniziato a fare le fusa. Quel disgraziato lo stava facendo apposta, si vedeva lontano un miglio. Un tic nervoso gli fece alzare un angolo della bocca in un sorriso tirato.
Ha..haha..Ha - Si avvicinò alla ragazza - Lo fa apposta. Ma non ti consiglio di avvicinarti di più, Fire è la bestia più lunatica che ho mai visto. Non che non sia comprensibile, visto che questa stalla deve sembrargli una prigione, però ci andrei piano lo stesso fossi in te. - le disse in un orecchio con la massima serietà.
 
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Yükikø Ishikãwã
view post Posted on 5/6/2013, 22:32




Dici?

Chiede la ragazza continuando ad accarezzare la criniera del cavallo che aveva di fronte. Se davvero fosse come dice il ragazzo a quest'ora l'animale si sarebbe imbizzarrito parecchio ma, in un certo senso, lei sentiva che il cavallo era tranquillo ora: forse perché anche lei lo era e quindi quest'ultimo sapeva che la ragazza non era una minaccia. Di solito accade sempre così gli animali.

Ora questo cavallo è calmissimo. Si lascia accarezzare perché sa che io non sono una minaccia

Si ferma, girando la testa verso l'uomo accennando un sorriso

Da te si sarà comportato così perché in qualche modo sapeva che con te doveva fare qualcosa che non voleva
 
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Keitaro
view post Posted on 6/6/2013, 07:51




Indispettito era dir poco. Forse la ragazza aveva ragione o forse no, ma dopo la figura che aveva fatto di certo non era quello il nocciolo della questione.
Finì di sgrullarsi da rametti, fieno e quant'altro, poi si rivolse a lei in tono un po' irritato:

Guarda che conosco Fire come le mie tasche, sarà anche calmo adesso, ma non è come dici, prima si è divertito anche lui!

Ed era vero, era quello uno dei pochi casi in cui Keitaro aveva ragione. Tra i due, infatti, si era da tempo instaurato un rapporto di tacita sfida, nella quale il temperamento di entrambi trovava sfogo e diletto.

Certe cose si sentono, e questo cavallo è uguale a me, è selvatico ed è fatto per galoppare nelle praterie, non certo per starsene buono e tranquillo!

Rimbeccò, quasi orgoglioso, rivolgendo un ghigno complice all'animale i cui occhi si incrociarono coi suoi. Si avvicinò e allungò una mano sul suo muso facendogli una carezza decisamente meno delicata di quelle della ragazza
Non ho ragione? sorrise, e Fire rispose con un nitrito e un colpettino all'insù.

Comunque, non ci siamo ancora presentati. Mi chiamo Keitaro, Day Class. Tu sei della Night giusto? Che ci fai in giro a quest'ora?
 
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Yükikø Ishikãwã
view post Posted on 6/6/2013, 12:10




La ragazza sentendo questo annuisce anche se un po' sorpresa: come faceva a sapere che era della Night se nemmeno indossava la divisa? Forse sarà stato per il parasole

Esatto. Sono Yukiko Ishikawa e sono una vampira di Livello B. Anche tu lo sei vero? Prima quando ti sei messo a urlare mi era sembrato di scorgere dei canini nella tua bocca. E poi, per quanto riguarda alla tua seconda domanda, non riuscivo a dormire e in più, questo era l'unico luogo che mi mancava da visitare
 
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Keitaro
view post Posted on 6/6/2013, 13:13




Yukiko era sembrata un po' sorpresa al suo menzionare la Night class.
Oh non farci caso, ho indovinato solo perchè dopo un po' si impara a riconoscere l'odore dei vampi... cioè, dei propri simili. la anticipò, facendo spallucce.
Doveva ficcarselo una volta per tutte in quella testa dura che anche lui era un vampiro adesso.
Keitaro non aveva preso bene la sua trasformazione, diciamo pure che l'aveva presa in modo pessimo... ciò nondimeno preferì non mostrare questo sua difficoltà alla nuova studentessa, e rispose tranquillamente alla sua domanda azzardandosi anche a scherzarci su:
Sì, tecnicamente sono un vampiro anch'io, ma non di classe così elevata... sono un livello D, un ex-umano, mai sentito parlare? Diciamo che la D sta per "doppia fregatura" - ridacchiò, sottolineando l'ultima parte con uno svolazzo indifferente della mano.
I livello D frequentano le stesse classi e lo stesso dormitorio degli umani, forse per farli abituare gradualmente alla loro nuova condizione - spiegò. A dire il vero non aveva mai capito il motivo di tale suddivisione, ma gli andava più che bene.
E come mai non riesci a dormire? Pensieri?
 
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Yükikø Ishikãwã
view post Posted on 6/6/2013, 16:01




Livello D. Se ne aveva sentito parlare: questo tipo di vampiri sono tutti coloro che un tempo erano umani ma che, per un motivo o per l'altro, vengono trasformati da dei Sangue Puro. Probabilmente coloro che possedevano questo livello venivano fatti restare nella Sezione Day Class perchè ancora riuscivano a trattenersi nel prendere sangue umano dato che prendevano alla perfezione le pasticche date loro dal Preside all'inizio dell'anno scolastico. Pensieri? Sì forse è per quello che non riusciva a dormire: si era presa una stupida cotta per un vampiro che aveva conosciuto da poco tempo e che era certa non poter aver mai avere.

Diciamo di sì. Non sono pensieri piacevoli a dire il vero

Dice queste parole abbassando di poco lo sguardo e fermando le carezze che stava dando all'animale ma tenendo, comunque, sempre su di esso la sua mano
 
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Keitaro
view post Posted on 6/6/2013, 23:04




A quanto pareva ci aveva azzeccato... e Yukiko si era rabbuiata. Chissà quale genere di pensieri la turbavano? Beh, ormai erano lì... Fire era lì... no, ma cosa andava a pensare! Dopo quella gran botta a nessuno sano di mente sarebbe venuta la brillante idea di... No, no. Meglio di no.
Con la coda dell'occhio sbirciò il cavallo.
Il cavallo sbirciò lui.
Lui sbirciò Yukiko.
Yukiko... no, Yukiko non sbirciava da nessuna parte, era troppo concentrata a guardarsi le scarpe.
Ad ogni modo, sbirciatina più sbirciatina meno, alla fine Keitaro si mosse quatto quatto verso l'animale, fece per salirgli nuovamente in groppa e... gioì, nel non trovare alcuna resistenza a quel gesto! Non avrebbe saputo spiegare il perchè ma se lo sentiva.
Tregua? sorrise, sussurrando alle orecchie pelose dell'Appaloosa.
Fosse stato qualcun'altro l'avrebbe issata in groppa senza troppi giri di parole, ma non conosceva ancora la vampira al punto da prendersi una simile confidenza, soprattutto considerando quello che gli aveva detto poco prima, per cui le porse un braccio con estrema gentilezza, in volto un sorriso solare e amichevole.
Ehi, devi piacergli proprio parecchio! fu il suo maldestro invito a salire, e a dimenticare per un po' i pensieri che non la facevano dormire.

Edited by Keitaro - 7/6/2013, 00:23
 
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Yükikø Ishikãwã
view post Posted on 7/6/2013, 15:49




La donna fece appena in tempo a spostarsi per non ricevere la sua manata, più che altro un invito, in pieno viso e dopo di che alzò lo sguardo osservando il ragazzo che aveva appena osservata con fare stupito: da quando i Livelli D si comportano così? L'invito del ragazzo era un invito a cavalcare con lui per un po': rimurgina per qualche secondo riguardo a ciò ma poi, con un sorriso, accetta. In fondo una cavalcata non aveva mai fatto male a nessuno. Guardò il cielo notando che, fortunatamente, c'errano dei nuvoloni abbastanza neri quindi non c'era il problema del sole e allora chiuse il parasole, lo appoggia al muro dell'entrata della scuderia e sale in groppo al cavallo mettendosi dietro a Keitaro
 
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Keitaro
view post Posted on 8/6/2013, 08:57




Eppure gli sembrava di esser stato quantomai delicato nel porgerle il braccio... evidentemente nell'impeto aveva dosato male le energie, costringendo Yukiko a dover "schivare" il suo gesto cavalleresco.
Ops, scusa... a volte non mi accorgo di essere irruento
Sorrise aiutandola a montare in groppa, avrebbero dovuto cavalcare a pelo perchè anche solo concepire di sellare Fire era fuori discussione.
Bene, adesso reggiti forte che si parte e non so neanche per dove! VAI!
Diede un colpetto con le scarpe al fianco del cavallo, che con un nitrito iniziò il suo galoppo di cui evidentemente solo lui sapeva la destinazione. Keitaro pensò che era molto più divertente così, quella scuola era talmente grande che, nonostante ormai vi abitasse da quasi un anno, c'era sempre la possibilità di scoprire qualche angolino nuovo.
Era strano cavalcare con qualcuno dietro però.
Qualunque altro ragazzo avrebbe iniziato a fare strani pensieri stando a così stretto contatto con una idol così bella e famosa, ma lui non ne sapeva niente né di modelle nè di giornali patinati, per cui ignorava che seduta dietro di lui ci fosse uno dei personaggi più in voga del momento. Semplicemente, gli faceva piacere un po' di compagnia una volta tanto.
Da quando era alla Cross non gli era capitato molto spesso di avere compagni durante le sue stravaganti escursioni e quasi aveva dimenticato quella piacevole sensazione.
Quanto era cambiato... non nei modi, quello no, ma di sicuro la sua personalità lo era e lui stesso temeva di stare diventando un musone solitario. Per fortuna ogni tanto capitava qualche imprevisto che gli faceva tornare la voglia di scherzare.
Doveva godersi quegli ultimi giorni nella Day Class, fra non molto tutto sarebbe nuovamente cambiato, e questa volta per sempre: una volta assunto il sangue del livello A che l'aveva morso avrebbe dovuto ricominciare da capo un'altra volta.
Ambientarsi nel nuovo dormitorio con tutti quei vampiri, molti dei quali boriosi rampolli di nobile lignaggio che non vedevano certo di buon occhio la "feccia" come lui... abituarsi a vivere in un mondo buio per la maggior parte del tempo, proprio lui che aveva paura del buio... queste ed altre erano cose alle quali, sebbene rassegnato, non gli andavano proprio giù.
Se non altro non avrebbe dovuto costantemente fare i conti con quella maledetta sete incontrollabile che rischiava di mandarlo alla follia quando meno se l'aspettava. L'unico motivo per cui si era convinto a ultimare la trasformazione era proprio quello, magari così ci sarebbero stati meno rischi di far del male a qualcuno. "Qualcuno"... era da un po' che non la vedeva in effetti. Chissà dov'era? non l'aveva più vista gironzolare tanto spesso nei corridoi della Day. Ultimamente era sempre insieme ad un'amica, una ragazza dai capelli rosa piuttosto appariscente, dall'odore probabilmente una cacciatrice. Bene così, pensò, in fondo sarebbe stato un bene se lei si fosse fatta altri amici perché presto per lui sarebbe arrivato il momento di allontanarsi. Meglio ancora se questi amici erano anche in grado di difenderla. E sarebbe stato un bene per lei se, questo pensiero gli fece aggrottare le sopracciglia, avesse incontrato un bravo ragazzo, un umano come lei, magari uno intelligente e studioso, gentile, che potesse darle quell'amore che lui non aveva mai potuto mostrarle.
Buffa la vita. Per tre anni aveva incessantemente sperato di ritrovarla ed ora che c'era riuscito gli toccava dire addio al mondo di cui lei faceva parte senza neanche spiegarle perchè, prendendo le distanze poco a poco e scivolando dalla sua posizione di amico fraterno a quella di semplice compagno di scuola, e senza neanche spiegarle il perchè, visto che gli umani non dovevano sapere!
Gli scappò un sospiro, non importava. La cosa importante era che lei fosse fuori pericolo, e non avrebbe mai potuto esserlo con lui in quello stato: Keitaro aveva scoperto, con sua somma riluttanza, che la sua sete in presenza di Miku aumentava in maniera esponenziale. Era davvero difficile controllarsi in quei casi, per questo aveva iniziato ad evitarla.
Sicuramente avrà sofferto per questo, ma che altro potevo fare? Ogni volta che la vedo è più forte di me...
Rinsaldò la presa sulle briglie mentre scivolavano veloci negli ampi spazi intorno alla scuderia. Si ricordò di avere un'ospite e cercò di non dare a vedere il suo turbamento. Fortunatamente le dava le spalle, altrimenti lei avrebbe notato di sicuro il leggero cambiamento delle iridi verso lo scarlatto.
Il paesaggio da brullo diventava via via più verdeggiante, il cavallo li stava conducendo verso un luogo fresco ed erboso dove sicuramente avrebbe potuto riempirsi la pancia di buone erbette succulente.
Va un po' meglio? Vedrai, se non sbaglio alla fine di questa strada c'è un posto stupendo in questa stagione! sorrise, provando a distogliersi a sua volta dall'immagine del damerino che gli era venuta in mente, ma con scarsi risultati.
Magari uno ricco... - pensava intanto - Uno di quelli che potrebbero piacere a quei barbagianni dei suoi nonni...
Fire rallentò via via la sua corsa.
Rallentò dove Keitaro immaginava: oltre all'erba da brucare il terreno era cosparso di fiori selvatici, un vero e proprio tappeto colorato. Il rosso, il giallo e mille altre sfumature gli riempirono gli occhi.
Dopotutto questa scuola è piena di figli di gente importante,,, - ormai il flusso di pensieri era difficile da fermare, immaginò perfino di confessarle che da sempre, fin da quando erano bambini, era stato innamorato di lei - ...meglio così. Ha già abbastanza casini per conto suo, figuriamoci dover gestire anche i sentimenti di un campagnolo come me!
Cacchio... non è questo il momento gattaccio!
Si rimproverò da solo, ricacciando negli occhi quella che prometteva di essere una lacrima e sostituendola con uno dei suoi migliori sorrisi smaglianti.
Scese da cavallo quando questo si fermò definitivamente e, questa volta davvero con cautela, si pose di fronte a Yukiko con le braccia in avanti, per darle una mano a smontare a sua volta.
A quanto pare siamo arrivati - sorrise di nuovo. Meglio costringersi a sorridere che piangere sul latte versato, prima o poi ci avrebbe creduto sul serio di essere allegro - Se vuoi puoi anche buttarti, ti acchiappo io!
 
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Yükikø Ishikãwã
view post Posted on 8/6/2013, 19:57




Quando vide Keitaro scendere da cavallo, Yukiko posò entrambe le mani sulla schiena del cavallo e si guardò attorno, con gli occhi estremamente aperti, segno di essere veramente sorpresa riguardo allo spettacolo che aveva davanti in quel momento. Di fronte a lei, si ergeva un prato veramente fantastico! Era da tempo che non ne vedeva uno così...si, da tempo, forse da quanto era stata per l'ultima volta nella villa del suo vero padre; lì si che c'era un bel giardino come quello che aveva davanti. Colorato, profumato. Ci giocava spesso e si divertiva molto quando andava la. Improvvisamente il suo sguardo si fece nuovamente triste dato che senza accorgersene aveva toccato l'anello che portava nel dito indice nella mano sinistra: alzò quella mano guardandosi infine l'anello e sussurra in modo tale da non farsi sentire

Papà

Chiuse gli occhi facendo un profondo respiro e guardò Keitaro. Aveva le braccia larghe: molto probabilmente voleva prenderla in braccio nel caso lei non riusciva a scendere giù da cavallo. Nel suo volto si stampò un piccolo sorriso e tenendo le mani strette sulle briglie del cavallo scese da esso, mettendosi a guardare nuovamente il paesaggio che aveva di fronte e dice rivolto al ragazzo anche se le dava le spalle

È bellissimo qui. Non vedevo un paesaggio simile da molto
 
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Keitaro
view post Posted on 10/6/2013, 14:09




Keitaro annuì, quel posto era veramente magico. Circondata da alti pini, l'ampia pianura era completamente fiorita: papaveri, botton d'oro e margherite rivestivano ogni angolo, e di tanto in tanto quando si alzava la brezza si sentiva un forte odore di camomilla.
Si dimenticò così per un po' di ciò che l'aveva turbato durante il viaggio, e mosse qualche passo per poi trovare un bel posticino all'ombra. Si sedette quindi sotto un albero, con la schiena appoggiata al tronco e le gambe incrociate e iniziò distrattamente a raccogliere fiori.
Da dove vieni tu non ci sono posti simili?
Domandò a Yukiko, in risposta alla sua affermazione. Nonostante fosse sovrappensiero si era accorto di quella parola sussurrata a bassa voce.. il suo udito era superiore alla norma, quindi l'aveva sentita nominare suo padre. Il tono però, gli faceva sospettare che fosse un argomento da prendere con le pinze, quindi decise di girarci intorno.
Carino quell'anello...
Se lei non avesse voluto parlare della cosa, avrebbe così potuto facilmente aggirare l'argomento e restare sul vago.
Nel frattempo aveva iniziato distrattamente a intrecciare gli steli dei fiori che aveva appena raccolto. Se con lui ci fosse stata Miku, ne avrebbe fatto una piccola ghirlanda da infilare nei capelli...La coroncina intrecciata che lei gli aveva regalato tre anni prima era ancora sul suo comodino, secca, ma ancora custodita come una cosa preziosa.
 
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