mi scuso nuovamente per il ritardo, ma come avrete letto in tag ho avuto vari rallentamenti, tra problemi personali, Mq, altra quest e role, ma ecco qua, alla fine ce l'ho fatta!
Il mare e l'acqua in generale aveva sempre dato un senso di protezione e rilassamento a Yami.
I suoi occhi color del mare non erano di meno, era forse per questo che al suo fianco si sentiva praticamente invincibile?
No, oltre agli occhi blu intenso, Yami adorava Kib come fratello amggiore, con lui aveva passato parte della sua esistenza alla Cross, era cresciuto, caduto e si era rialzato.
Era stato il suo compagno di stanza, il suo confessore e talvolta il ragazzino a cui badare.
Era buffo in quanto era Yami il più piccolo ed era lui che cercava sicurezza nell'altro, ma a volte Kibuki si mostrava così infantile e incapace di badare a se stesso che era Yami con un fare da ragazzo -troppo- vissuto lo rimetteva in riga.
Proprio come in quel momento.
Dopo che l'altro lo ebbe finalmente aperto e abbracciato -quanto gli mancava quella stretta!- non potè non notare il caos che regnava nella sua (ex)stanza.
Lattine di birra e altri vari alcolici gettate alla rinfusa per terra, vestiti pendenti dalle testate dei letti, cassetti straboccanti di roba inserita disordinatamente che vomitavano calzini e boxer vari ai lati, il cestino coricato sul pavimento e praticamente colmo, un odore pungente e decisamente fastidioso, polvere e disordine ovunque. Giurò di aver visto qualche capo anche sul lampadario!
Si guardò velocemente intorno con un'espressione quasi inorridita, poi si fermò sui tanto amati occhi blu e li guardò severamente.
Kibuki Onizuka, ti sembra questo il modo di tenere la stanza!? lo rimproverò col tuo tono serio e imperioso che cacciava solo in queste occasioni, puntandogli un dito contro.
Dopo avergli datao questa veloce strigliata, che fu appunto veloce solo per la circostanza urgente, passò a spiegargli il motivo della visita e il desiderio che aveva che lo accompagnasse in quella missione.
Come sperava ed aveva immaginato Kib prontamente si schierò dalla sua parte senza neppure sapere alcun dettaglio, se ne uscì solo con una delle sue frasi che tanto voleva sentire Yami.
Grazie, fratellone. gli sussurrò in un orecchio piombando di nuovo in un abbraccio.
Hai ragione, è meglio andare via di qui, sento degli strani rumori provenire dal corridoio! nemmeno il tempo di dirlo e cercare di tirare giù Kibuki che entrarono uno dopo l'altro il guardian che un tempo gli aveva promesso di non impicciarsi nel caso a Yami fosse venuta voglia di fare un scappatella nel Dormitory Sun e una ragazza in tenuta da notte dai capelli nerissimi.
Finalmente saltò, tentando di rompere quella situazione decisamente inaspettata e sfavorevole, trascinandosi Kibuki, furono all'istante raggiunti dal guardian che blaterò qualcosa sulle ragazze che erano state scovate nella stanza.
Non aveva tempo per sgridare Kibuki anche su quel punto, lo sguardo di Yami distante dagli altri due era verso il suo dormitorio, non potevano dilungarsi in futilità simili, la questione a cui ora doveva badare era molto seria.
Poi ridiscese alla realtà e salutò calorosamente Rei.
Ciao Rei, mi spiace aver creato scompiglio nel dormitorio, andrò via subito.Si giustificò mentre gli sorrideva, e a causa della sua timidezza non allungò la mano ma fece un leggero inchino di saluto.
Il guardian però non l'avrebbe fatto scappare via così facilmente nè avrebbe tollerato un'assenza improvvisa di Kibuki, per cui gli balenò in mente l'idea di svelargli il motivo della visita alla numero 3.
Nel frattempo giunse anche la donna e Yami fu messo alle strette.
Sentite, un purosangue ha chiesto il mio aiuto ed io glielo darò. Domani mi incontrerò con un contatto che mi fornirà maggiori informazioni sull'oggetto da recuperare e il luogo, è una missione delicata e perciò ho chiesto il supporto della persona di cui mi fido di più, Kib. A questo punto, essendomi trovato costretto a svelarvi queste informazioni, dovrete accompagnarmi tutti e tre. L'appuntamento è domani alle 7 al cancello dell'accademia, portatevi il necessario e siate puntuali! Ricordate, non è una gita scolastica.Spiegò rapidamente, con tono sicuro e determinato, non lasciava spazio ad obiezioni o ulteriori domande, se ci doveva essere qualche interrogativo a riguardo, doveva aspettare alla sera dopo. Yami si ritrovò a fissare la ragazza che comprese fosse anche lei hunter, in quanto non conoscendola non sapeva se potersi fidare veramente di lei, ma ricevette consensi taciturni da Rei e Kibuki che evidentemente la conoscevano e si fidò. Più tardi avrebbe comunque chiesto conferme al fratello e si sarebbe riservato di considerarla immediatamente parte del gruppo.
Sgommò via tornando al dormitorio Luna e il tempo passò velocemente fino all'ora dell'incontro del giorno successivo.
Bene, ci siamo tutti, possiamo partire!annunciò Yami non appena rivide i tre visi della notte prima, gli unici che erano informati sulla questione.
L'incontro si sarebbe svolto alle rovine del castello Lusthood, dove più volte si era già recato, ma quella sera il sentiero che vi conduceva sembrava alterato.
Questione di sensazione o forse di reale modifiche del luogo, ma aveva un quaclosa di oscuro e misterioso, inoltre le loro ombre sembravano esser donate di vita propria, quasi gli facevano paura, come se li fissavano dall'esterno. Presto verrà corredato da una leggera coltre nera che darà la conferma a Yami di essere sulla strada giusta, avendo temuto di essere caduto in una qualche illusione e aver sbagliato strada.
Ragazzi, continuiamo a seguire questa nebbia scura, sono certo che ci condurrà dal nostro contatto. rassicurò gli altri e se stesso, in fondo le opzioni erano due: o qualcuno era già sulle loro tracce e tentava di depistarli oppure era un modo per condurli alla giusta destinazione.
Alla fine si imbatterono in una strana figura, una figura avvolta dalla notte, una figura tenebrosa e armata, un vampiro.
-Vi stavo aspettando. Io sono il Principe dei Corvi, lieto di incontrare il tanto chiacchierato Yami e… i suoi aiutanti.-Yami che si era posto come apri fila, si fermò, arrestando l'intera marcia a scrutare la strana figura. Rimase inespressivo alle sue parole. Ci si poteva fidare di lui? In fondo poteva anche trattarsi di una trappola, di una fazione nemica che voleva probabilmente evitare il recupero di quello strano oggetto.
Piacere di fare la vostra conoscenza. incalzò Yami, notando come l'altro sapesse già il suo nome e probabilmente non solo quello.
Sorrise sarcastico alla battutina dell'altro, un sorriso che sottintendeva un certo rancore, non poteva rischiare di rispondere e attaccare brighe con quel tizio per dei motivi così futili rispetto al loro obiettivo, semplicemente si cominciava a legare al dito le cose che lo infastidivano ma prima di reagire doveva capire se l'uomo fosse o meno dalla loro parte.
Questa è la mia squadra. si limitò a controbattere secco il ragazzo, sottolineando i diversi punti di vista.
L'accuratezza con cui descriveva la situazione e la sicurezza e il rispetto celato con cui si rivolgeva parlando di Rand convinse silenziosamente Yami che fosse il contatto di cui parlava la lettera e che quel Principe dei Corvi non stava cercando di ingannarli.
Sappiamo, anche se non il motivo preciso, perché siamo stati chiamati, e abbiamo tutti intenzione di tornare alla nostra vita.Puntualizzò con la sua acquistata fierezza Yami, parlando a nome di tutto il gruppo.
Acoltò le precise indicazione che diede loro il vampiro, cercando di memorizzarle tutte perfettamente come un nastro in mente, in modo da non trovarsi in qualche guaio più avanti.
Se le avessero seguite, senza fare di testa loro, forse sarebbero riusciti nel loro intento, altrimenti, badando ai toni con i quali il tizio parlava, forse non avrebbero mai più visto la Cross.
Fu Matt a scegliere a chi affidare la mappa su cui vi erano gli schizzi del loro tragitto, Yami rimase un pò contrariato perchè tra tutti i membri, Chiaki era l'unica che non conosceva e se fosse stato per lui non gli avrebbe mai affidato un documento tanto importante in quel momento, ma questo spinse il vampiro a convincersi ancor di più che poteva fidarsi di lei, in fondo se un discepolo di Rand l'aveva reputata affidabile, doveva esserlo sicuramente.
Tutto chiaro. pronunciò in conclusione, dopo la consegna della mappa.
Chiaki allora a te è affidata la mappa che ci guiderà a destinazione, abbine cura. si limitò a riferirle, anche cercando di farle capire che avrebbe messo da parte il suo sospetto e dal momento che la missione stava per iniziare, l'avrebbe considerata automaticamente parte integrante della squadra.
La strana lancia poi sfoggiò uno strano potere, tagliò l'impalpabile aria, dividendola e aprendola, in modo che in essa si formasse un varco spazio-temporale. Per esclusione Yami dedusse che si trattasse della costa del Mediterraneo, del resto si era chiesto mentalmente come avrebbero fatto a raggiungere l'Europa da lì, ed ora era tutto chiaro.
Guardò sfuggevolmente Matt
Ho capito. Due giorni. ripetè. Poi incitò i membri a varcare quella soglia invisibile e per primo si gettò in essa, venendone risucchiato e scomparendo alla vista altrui. Per un attimo sentì come se le sue membra venissero scomposte e vagassero in uno spazio indefinito, senza forza di gravità, che aleggiassero vicino a lui, anche se non sarebbe mai stato capace di raggiungerle. Questa sensazione durò qualche secondo dopodichè si ritrovò catapultato in un ambiente completamente diverso da quello da cui provenivano. Il sole brillava sulla sua vacua pelle e la famosa costa padroneggiava.
Si portò sul punto più alto che ci fosse e aguzzando la sua vista già ampliata da vampiro riuscì a scorgere l'elemento che gli donava tanta leggerezza d'animo, l'elemento in cui rivedeva Kibuki e il suo colore, l'acqua!
Attraccata una sola macchia scura, si trattava sicuramente dell'imbarcazione di cui parlava Matt.
Si riunì al gruppo e comunicò le notizie:
Ho avvistato la barca, non è poi molto lontana, ma la strada è ripida e tortuosa. Inspirarono aria nei polmoni e coraggio nel cuore e si diressero verso il mezzo di trasporto.