| "Ridi e il mondo riderà con te; piangi e piangerai da sola." Le era stato detto, o forse l'aveva sognato? Ormai il confine tra realtà e sogno era diventato così flebile da essere completamente intangibile, ormai neppure il tatto di qualcun altro poteva infondere energia alla barriera che separava i due mondi e renderli distinti e separati. Barriera che si era progressivamente incrinata, fino a spezzarsi e permettere quindi un eccessivo e incontrollato flusso di pensieri tra sogno e realtà, senza alcun filtro, senza alcuna protezione. La sua mente era stata assediata da uno sciame impazzito e rumoroso di pensieri che le facevano passare notti insonni, che le impedivano di recarsi a lezioni o di capire cosa leggesse. Pensieri che la facevano rimanere chiusa in camera, che la corrodevano giorno dopo giorno, in quelle quattro mura sature della polvere nociva che emanavano, ogni respiro, era un'inalazione di veleno che andava ad intaccare gravemente il cervello. L'aria era diventata irrespirabile, ma seppure avesse aperto la finestra, nemmeno un filo di ossigeno sarebbe trapelato all'interno, tutta la sua determinazione e la sua fiammeggiante forza si erano spente in quella bolla senza ossigeno. Anche quella notte era sola in camera. Anche quella notte si ritrovava seduta sopra il piumone rosso del letto con la sua Flower of Evil tra le braccia, l'accarezzava affettuosamente, a tratti vi si confidava, a tratti cominciava a maledirla e ad incolparla, riversando su di essa tutte le ragioni del suo malessere. Ma da quando il segno del confine era stato cancellato? Facile, dall'ultimo duello nel campanile! Quando aveva spento l'ennesimo livello E, una ragazzina questa volta, ed aveva tradito la sua migliore ed unica amica Miku, la notte in cui mostrò la vera, odiata, se stessa all'unica persona che avrebbe desiderato non lo scoprisse. Quando automaticamente aveva portato nelle ombre anche quella lucciola innocente, che prima di allora risplendeva del suo naturale bagliore, e che probabilmente non avrebbe avuto più motivo o il coraggio di fare luce, in un mondo intriso di tenebre.
All'improvviso sentì la testa tremare, inizialmente credeva che fosse un'altra, nuova conseguenza delle ferite che si erano aperte dentro di lei, tuttavia quando l'armadio cadde su se stesso, la tenda uscì dall'asta e cadde a terra e i Double Soul sul comodino vibrarono, comprese che stranamente stava accadendo realmente un terremoto. Per quanto novellina potesse essere, anche se poi tanto novellina non era, non aveva mai registrato un terremoto alla Cross prima di allora e la cosa non potè che insospettirla. La terra, lo sapeva, poteva tremare per tanti altri svariati motivi, ancor di più se si considerava che almeno due dei vampiri della Night Class ne avevano il dominio. Sporse le gambe oltre il letto e poggiò i piedi a terra, le sembrava una cosa così insolita da fare visto che non aveva alcun bisogno primario come mangiare o andare in bagno, considerando che negli ultimi tempi erano gli unici motivi per i quali si muovesse. Si era ridotta ad una vita da vegetale, ma quel che era peggio è che non gliene importava molto, anzi era l'unica "soluzione". Riuscì a mettersi in piedi senza barcollare a causa delle ulteriori scosse e a raggiungere la porta, appena fuori rimase alquanto perplessa, si aspettava paura e delirio, ragazzi in preda al panico e corse disperate, urla. Invece tutto taceva, qualche vetro rotto ma nessun'anima in giro, i corridoi erano deserti. Ciò non potè che alimentare i suoi dubbi, forse la Lamia umana era morta, ma la se stessa cacciatrice riusciva ancora a mantenere il controllo. Esplorò cautamente e poco attenta i corridoi e le aule della Day Class, non notò nulla fuori dall'ordinario, nessun danno grave, nessun ferito, nessun indizio sospetto, nessun'emozione. Tornò strisciante in camera, richiuse la porta alle spalle, e si fiondò nuovamente sul letto, quell'uscita imprevista l'aveva davvero stancata.
Erano ormai passati dieci giorni da quello strano evento, dieci giorni dal terremoto, dieci giorni dall'ultima uscita di Lamia, dieci giorni che sospetti e strani presentimenti l'avevano infastidita. Perchè la terra aveva tremato? E perchè sembrava che nessuno l'avesse sentito? Imbracciò la Flower e decise di dover far luce sul caso, alla fine, l'unica cosa positiva era che avendo trovato un nuovo grillo in testa, usciva nuovamente dalla camera.
Edited by Lamia Saki - 28/2/2013, 21:39
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