Harakiri, Yami x Denyel

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view post Posted on 22/11/2012, 16:09

Endymion: Every night i wait for my sweet Selene...

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CITAZIONE
Narrato
Parlato
Pensato
Parlato altrui

Un leggero raggio solare colpì il cuscino di Yami che stava riposando stanco ed immobile.
Quella stanza era più spoglia di un albero in autunno, quella non era la sua stanza, o meglio ancora non voleva accettare di essere stato trasferito nel dormitorio Luna.
Aprì il primo cassetto del comodino, addocchiò la chiave del suo vecchio appartamento nel dormitorio Sun e lo richiuse d'improvviso.
Si alzò faticosamente stiracchiandosi leggermente, sgombrò la finestra dalla pesante tenda di velluto rosso e spalancò la finestra.
Un'aria gelida lo investì, e un brivido lo percosse tutto.
Richiuse l'anta e indosso velocemente la sua solita felpa nera e il suo jeans, converse e tracolla a scacchi neri e bianchi con dentro il solito quadernino e la solita stilografica.
Dove sarebbe andato oggi? Ormai erano giorni che vagabondava per gli stessi luoghi, bosco, rovine del castello, scogli, era stanco dei soliti paesaggi.
Dove sarebbe andato oggi?
Optò per la scuderia, non appena la distinse dietro i cespugli seguendo con lo sguardo un passerotto che svolazzava pacificamente tra la nebbiolina del mattino.
Era un orario insolito per i vampiri, ma lui essendo stato un ex umano non aveva di simili problemi il sole gli faceva ben poco effetto.
Varcò il cancelletto di legno e si fermò davanti all'ampia struttura in legno, il porticato era come l'ultima volta.
Non avrebbe voluto dover associare quel luogo ad un ricordo così frivolo.
 
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view post Posted on 2/6/2013, 21:09




Era mattina. Mattina! Come poteva il suo fisico odiarlo così tanto da costringerlo a rimanere alzato? Si chiede cosa gli ha fatto di tanto sbagliato per meritarsi tutto quell'odio ma non trova una risposta, le possibilità sono decisamente troppe. Affonda la testa nel cuscino, prova ancora a chiudere gli occhi speranzoso che anche la mente di calmi ma non lo fa, non appena il buio diventa padrone le immagini iniziano a bombardare la mente di Zack.

Venti minuti dopo si trova sul viale che conduce all'esterno del dormitorio della Night. Non può, almeno in teoria, quando ha letto il regolamento l'ha preso più come un consiglio che come una vera e propria imposizione così non si sente in colpa, si ripromette di stare attento ed evitare gli umani, nient'altro. Ancora non sa orientarsi all'interno di quelle mura così segue il suo naso, non appena l'odore di umani si fa forte cambia direzione, vagando annoiato alla ricerca... boh, non ha la minima idea di cosa stia cercando, forse qualcosa, molto più probabilmente nulla. Pace? Relax? No, non fanno per lui, troppo spesso sono sinonimo di noia.
Si muove d'istinto tanto che ricorda solo vagamente come è finito davanti alla costruzione di legno, una scuderia, non c'è modo di confondere il tipico odore dei cavalli, animali maestosi che Zack ha sempre amato, come anche gli altri animali che spesso predilige come compagni piuttosto che creature senzienti e parlanti. Troppe emozioni, troppi sentimenti, non riesce mai a stare in pace quando è con qualcuno.
Circumnaviga la costruzione.
Appunto... qualcuno. Una figura maschile si staglia nella leggera nebbia mattutina, non l'ha sentita ma ora che ci fa attenzione capisce che è un vampiro.
Buongiorno. Saluta con un frivolo, quasi beffardo inchino, per poi coprire con la mano uno sbadiglio, dovuto al sonno.
Che ci fa un vampiro in giro a quest'ora della mattina? No, non si prende la briga di accorgersi che anche lui è un succhiasangue e anche lui è lì, appena passata l'alba, in una scuderia. Potrebbe essere un ottimo inizio per una barzelletta.
 
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view post Posted on 2/6/2013, 21:42

Endymion: Every night i wait for my sweet Selene...

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Aveva appena aperto la porta, giust'il tempo di guardare di sfuggita se Selene stava bene, che sentì una voce maschile interrompere i suoi pensieri.
Un vampiro.
Eppure era mattina, a quell'ora sarebbero dovuti essere tutti nelle proprie stanze nel dormitorio, invece che gironzolare per la scuola, del resto era anche pericoloso per gli umani che presto avrebbero affollato i luoghi comuni, visto che per loro sarebbe cominciata un'altra giornata scolastica. Yami non si paragonava affatto agli altri vampiri, pertanto si escludeva a priori dal ragionamento, infatti se anche i guardian o il preside stesso l'avessero visto, avrebbero chiuso di certo tutti un occhio, essendo a conoscenza della sua infausta storia.
Ma quel vampiro di classe superiore alla sua, come poteva trovarsi lì o meglio... non aveva affatto la faccia di un succhia-sangue in cerca disperata di una preda da spingersi ad uscire di giorno, allora perchè si esponeva al sole così facilmente?
Fece un piccolo inchino di risposta e dopo averlo fugacemente guardato negli occhi, aprì l'intera porta ed entrò nella scuderia.
Andò spedito verso la "sua" piccola giumenta che non appena lo vide cominciò ad agitarsi e nitrire di gioia
Selene, eccomi, ti sono mancato? sorrise dolcemente e le accarezzò la testa affettuosamente.
Ogni volta che l'andava a trovare gli faceva un sacco di feste e di contro Yami rimaneva incantato dal ceruleo dei suoi occhi che gli ispiravano poesia.
Rimembrando il loro primo incontro, quel pomeriggio d'inverno in cui per la prima volta giungeva in quel luogo e tra tutti i cavalli impostati e robusti scorse la piccola giumenta esile e debole, ignorata da tutti solo per la macchia nera che gli copriva parte del muso. Fu amore a prima vista e rimase pietrificato dalle muse che aveva per occhi così la battezzò Selene, come la dea della luna bella e inarrivabile, incompresa e screditata da molti.
D'improvviso infilò la mano destra nella tracolla ed estrasse penna e quadernino, prese la prima pagina immacolata e la macchiò d'inchiostro nero.
Questa volta aveva deciso di scrivere qualcosa su Endimione, l'umano che osò innamorarsi di Selene e che fu punito per questo peccato, era terribilmente simile al suo passato e ciò gli riempiva il cuore di dolore.
Per pura coincidenza l'origine della sua sofferenza con fattezze di donna si chiamava proprio Luna.
A quel punto notò che il vampiro era rimasto ancora sulla soglia e pertanto sebbene Yami non fosse molto socievole, lo invitò ad entrare quantomeno per ripararsi dai raggi del sole.
 
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view post Posted on 2/6/2013, 22:13




Non lo fa apposta, sul serio. Non è colpa sua -non interamente almeno- se è una frana a controllare il suo potere, che si manifesta puntualmente nei momenti meno opportuni e solo raramente quando gli sarebbe davvero utile. Accade in quel momento, mentre si avvicina pigramente alla soglia, un senso di affetto lo pervade, quasi dolcezza. Alza gli occhi e percepisce chiara l'intimità della scena, è vivida, un caldo tepore che lo avvolge e lo sgrida, tu non fai parte di questa scena, pare sussurrargli all'orecchio. Si sente estraneo, un intruso, così arretra di qualche passo e la connessione si rompe, non condivide più i sentimenti del vampiro e torna vittima di quella fredda indifferenza che lo accompagna nei momenti di nullafacenza.
Comunque non entra. Non vuole rompere la magia di quegli attimi.
Si azzarda ad avvicinarsi solo quando è invitato, ora puoi disturbarmi, è il permesso che aspettava.
Sembravate molto intimi... tu e Selene intendo, non mi sembrava giusto interrompervi. Ammette candidamente, si, come se all'altro potesse importare qualcosa. Ah! Non volevo origliare è che mi è capitato di sentire il suo nome, del cavallo, cioè della cavalla, puledra, quello che volevo dire è puledra, non vi stavo... ecco si, non stavo origliando.
Oh si! Complimenti Zack, davvero un'ottima prima impressione.
Sorride, un sorriso limpido che nasce da un piuttosto sincero imbarazzo, quello è il suo modo per nasconderlo.
E' davvero un bellissimo animale Cambio di argomento strategico. Si avvicina di qualche passo, allunga la mano davanti a se e rallenta, per non spaventare la signora, spera di riuscire ad accarezzarla in quel modo. L'ho già detto no che Zack è un amante degli animali.
 
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view post Posted on 3/6/2013, 21:17

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Il ragazzo non rifiutò l'invito puramente formale che Yami gli aveva porto.
Yami era andato lì, da Selene, di mattina presto per starsene da solo con i suoi pensieri e la sua carta e penna e non per essere interrotto e disturbato dal primo vampirello annoiato che girovagava per la scuola in cerca di un qualcosa di indefinito.
Per di più non l'aveva mai visto a lezione, certo era entrato per principio e per induzione poche volte nella Night Class ma quei particolari occhi non lo avevano mai baciato.
Mentre si avvicinava restò a fissare le sue iridi ghiaccio, erano davvero ipnotizzanti; ma quel che più colpiva il giovane aspirante poeta era la mutevolezza delle pupille dello sconosciuto, oscillavano da un piatto grigio marmo ad un elegante ghiaccio ad un misterioso mix di tonalità che suggerivano tristezza ma libertà nel contempo.
Suscitavano una strana sensazione nel cuore di Yami, come pochi altri occhi erano riusciti a fare.
Solo scrutando in quello specchio argentato cominciò a modificare la considerazione che inizialmente aveva pianificato nella sua mente sull'intruso. Dopotutto poteva essere una buona fonte di ispirazione per la sua penna ghiotta.
Sembravate molto intimi... tu e Selene intendo, non mi sembrava giusto interrompervi. all'udire simili parole Yami si sveglia da quel sogno e istintivamente porta il busto un pò all'indietro, gesto equivoco che sarà sicuramente stato interpretato erroneamente dall'altro che cominciò a giustificarsi e a imbrogliare le parole.
La reazione di Yami non era di rifiuto o fastidio, tutt'altro era stupito. Il tono con cui l'aveva detto era particolare, sembrava come se fosse riuscito in qualche modo ad annusare il sentimento che legava Yami a quella puledra.
Ciò era a dir poco straordinario in quanto non solo gli faceva guadagnare punti di considerazione da parte di Yami ma gli faceva onore.
Yami dopo qualche secondo in tutta risposta sorride al ragazzo e si avvicina nuovamente a Selene a cui si rivolge:
Stà tranquilla... non ti farà del male. Poi ruotò il busto verso l'altro e gli disse quindi dolcemente:
Ecco ora puoi accarezzarla... fece una piccola pausa poi disse: Comunque io sono Yami. Yami Kori. Piacere di conoscerti.
Indietreggiò di qualche passo e decise che forse doveva abbandonare quei pregiudizi sui vampiri e considerare la possibilità che quel vampiro potesse differire dalla massa, non sapeva perchè ma sentiva come se se si fosse sfogato o comunque avesse parlato con quell'uomo parte del suo dolore sarebbe fluito in lui, alleggerendo Yami ma appesantendo il conoscente innocente.
Fu l'unica riserva che lo fece indugiare e quindi a spostare il discorso ancora su altro.
Sono contento che ti piaccia... considerando che tra tutti i cavalli qui presenti era l'unica a non avere un padrone e ad essere ignorata da tutti.
 
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.Castamere.
view post Posted on 4/6/2013, 16:45




Fortunatamente l'altro vampiro pare non essere infastidito dal suo arrivo, nonostante veda il suo sguardo vagare forse perplesso, forse indagatore, forse alla ricerca di qualcosa che Zack non è in grado di cogliere. Al via libera si avvicina a Selene, appoggia prima la mano sul muso e vedendo che quella non si scosta comincia ad accarezzarla.
Brava ragazza. Sussurra appena, la voce ridotta a un filo sottile. Poi si gira verso Yami, incurva leggermente le labbra verso l'alto in un sorriso, muto apprezzamento per la gentilezza che sta dimostrando. Zack non dà mai per scontata la bontà altrui, nella sua esperienza ha imparato che è difficile trovarne di sincera, così, quasi inconsciamente, cerca di gratificare chi gliene dimostra, assumendo a sua volta un atteggiamento cortese, per quanto possibile visto il suo carattere molto espansivo.
Zachary Sakurai, ma preferisco Zack, mi fa sentire meno vecchio. Vecchio, un termine quasi buffo associato al suo fisico, eppure secondo gli standard umani avrebbe già un piede nella tomba, scampato pericolo, fortunatamente è nato vampiro, ci sono ancora troppe cose che vuole vedere nel mondo, luoghi da visitare, cose da scoprire, sarebbe stato un vero peccato avere così poco tempo a disposizione.
Più debole rispetto agli altri cavalli, proprio come te Zack
Ho sempre avuto un debole per gli emarginati. Forse non è il termine giusto, comprensibile, non è mai stato abile a trovare le parole adatte il nobile, le trova troppo riduttive a confronto dei suoi pensieri, la loro intensità, la loro forza, è difficile esprimerla con pochi suoni.
Ti vuole davvero bene. Dice poi, si, il suo potere funziona anche sugli animali, anche se in maniera più blanda essendo creature molto più semplici degli esseri umani e dei vampiri.
Vuoi sentire? Porge la mano libera a Yami invitandolo a stringerla. Non è sicuro che funzioni, eppure il suo istinto gli dice di fidarsi, che può farcela a trasmettere quel semplice flusso emotivo, infondo si tratta solo di fare da tramite a un legame già solido. Infondo si tratta solo di incanalare quell'affetto invece di lasciarlo libero.
 
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view post Posted on 13/6/2013, 13:12

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Hai forse paura di invecchiare?
Incalzò Yami senza rendersene conto, dopo aver udito la sua presentazione.
Non ti ho mai visto nella Cross, sei forse nuovo qui?
Sperò di non aver fatto una figura visto che in effetti lui sebbene dormisse nel Dormitorio Luna raramente vi alloggiava e sebbene facesse parte della Night Class ancor più raramente vi andava a lezione, quindi era molto probabile che era stato Yami a non averlo mai visto prima.
Ho sempre avuto un debole per gli emarginati.
Quella frase spiazzò Yami, era davvero molto insolito che un vampiro nobile parlasse in quei termini tra l'altro con un neo-vampiro comune. Beh questo perchè la maggioranza degli altri vampiri della scuola non guardavano di buon occhio Yami, non lo avevano mai sopportato a dire il vero; prima perchè era un ex-umano e stava "ingiustamente" nella Day Class, ora perchè un livello C che stava "ingiustamente" nella Night, in quanto non era un vampiro per nascita e così si paragonava a tutti loro altri nobili. A Yami non era mai importato, non era diventato vampiro per scelta ma tuttavia ormai l'aveva accettato e credeva che gli ex-umani erano più vampiri dei vampiri dove essere vampiro era un modo per devolvere del bene verso gli altri e non per seminare morte e sofferenze.
Restò pertanto a fissare Zack muto, poi disse
Sai, mi piaci!
Era affascinato dalla sua naturalezza e limpidità.
Dunque dovresti avere un debole anche per me... aggiunse sorridendo.
Poi altre frasi inaspettate e sorprendenti. Aveva intuito dall'inizio che era un tizio particolare e per questo alla fine gli aveva concesso il permesso di entrare e perfino di fare amicizia con la sua Selene, si lasciò trasportare dall'istinto e da quello che Zack aveva detto, così afferrò senza esitazioni la mano del ragazzo e chiuse gli occhi.
Immediatamente l'intero corpo di Yami fu avvolto da un morbido e avvenente tepore, che gli suggeriva benessere e affetto. Percepiva un'entità astratta che gli riscaldava il cuore e capì immediatamente che si trattava di Selene poi come un filo che collegava i due e comprese quindi che rappresentava Zack. Allentò la presa della mano fino a scioglierla e l'incanto svanì. Aprì gli occhi increduli e meravigliati
Quindi è questo il tuo potere...? Ma è fantastico! disse ammirato.

Mi scuso per il ritardo! ç-ç Oh e complimenti per il personaggio, mi piace ^^
 
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view post Posted on 13/6/2013, 15:01




Scrolla le spalle con semplicità.
Certo che ho paura di invecchiare. Tutti ce l'hanno. O almeno, una buona parte di "tutti". E' naturale no? Temere il declino fisico, non tanto nel caso di Zack, lui è un vampiro, accadrà in un tempo davvero lungo, no, lui ha paura di perdere se stesso, ha paura che il tempo lo trasformi, facendogli scordare chi è in realtà, cancellando per sempre il nome Leonard Sparrow. Già comincia ad avere problemi nel richiamare la voce di Sarah, è solo un'eco nella sua mente, quanto ci vorrà ancora prima che anche il suo viso inizi a svanire?
Annuisce alla domanda successiva, è lì da appena pochi giorni, un novellino che ancora non ha imparato ad ambientarsi, non è fatto per rimanere nello stesso luogo troppo a lungo per questo non ha mai avuto necessità di stringere legami forti.
Ho... ho detto qualcosa di sbagliato? Fa una leggera smorfia, preoccupazione per lo più. Perchè è in silenzio? Non sa cosa dire, nè che fare, tenere le mani stese lungo i fianchi gli sembra così goffo.
CITAZIONE
Sai, mi piaci!

Ah. Bella reazione. Sapete quando le persone dicono che è inutile fare dei complimenti che tanto non si lasciano corrompere... ecco, per lui non è così, è sempre stato particolarmente sensibile agli apprezzamenti. Le gote leggermente rosse, un sorriso a stento trattenuto, forse dovrebbe dire qualcosa del genere "anche tu" ma non ci pensa, non lo fa apposta, ma la sua mente non pare intenzionata a collaborare.
CITAZIONE
Dunque dovresti avere un debole anche per me...

L'altro sorride, eppure quelle parole hanno mille implicazioni, la maggior parte delle quali probabilmente spiacevoli.
Immagino di si. Cioè... si, sisi! Sei molto gentile e non è facile trovare persone così aperte con gli sconosciuti. Lo ha fatto sentire subito a suo agio, anche quando in realtà è poco più che un estraneo.
Alla fine Yami accetta la sua mano. Zack non l'ha mai fatto prima, trasferire i sentimenti da una persona all'altra -o in questo caso un animale-, eppure ci riesce, sente come una leggera scossa, un lieve formicolio quando l'affetto di Selene lo attraversa, cercando il suo vero destinatario.
Eh? Inarca appena le sopracciglia con sorpresa, la bocca leggermente aperta. Non ha parole. Poi ride, sinceramente, di gusto.
Probabilmente sei il primo che me lo dice. Non serve a molto in combattimento quindi... Alza appena le spalle con noncuranza. Quindi per gli altri vampiri è inutile, non trova necessario dirlo, è palese.

figurati e grazie mille ^//^ vale la pena aspettare un po', mi sto divertendo un sacco =D
 
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view post Posted on 25/6/2013, 20:58

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Ok, questo ritardo è ancora peggiore dell'altro, me ne scuso tanto, ma ho avuto problemi con la chiavetta, spero non me ne voglia ç_ç


Rimase un pò stizzito alla prima affermazione, visto che Yami, tanto per cambiare non si riconosceva nemmeno in quel tutti. Era strano come ogni volta che qualcuno generalizzasse, Yami poteva sollevare obiezioni che lo facessero differire dal fascio e quindi lasciare increduli e senza parole gli interlocutori che tante volte, a quel punto, chiudevano il ragionamento e lo evitavano. Era sua dote innata allontanare gli altri da sè, involontariamente solo perchè si ostinava a mostrarsi per quel che era e non accettare (pre)giudizi altrui che forzatamente lo volevano catalogare ed etichettare. Etichettandolo erano già sicuri di conoscerlo e quindi si arrogavano il diritto di poter parlare di un collettivo in cui si potesse inserire anche lui e non identificarlo come un soggetto ignoto.
Ma non ci badò del resto un fondo di verità in quel che aveva detto Zack c'era, solo che quella di Yami non era proprio paura più che altro la morte costituiva un traguardo che era relativamente felice di raggiungere, solo si spremeva più che poteva per dare il massimo nei suoi giorni prima di quello fatale, proprio come aveva detto ad Arashi che la pensava quasi come lui.
Tuttavia invecchiare puà essere considerata una cosa positiva, ci dimostra che il tempo passa e che quel che non ci affrettiamo a fare ora, non lo si potrà più fare. Non credi? si limitò ad obiettare, senza essere troppo crudo, ma cercando di scavare in Zack un pensiero che potesse coincidere, almeno in parte, col suo.
Capisco si limitò a ribattere dopo la conferma che fosse arrivato da poco lì. Quindi anche tu frequenti la Night Class? chiese ingenuo, visto che Yami sporadicamente, anzi quasi mai, ne prendeva parte, sia per induzione da parte degli altri vampiri che non lo vedevano di buon occhio e non lo desideravano nel gruppo classe, sia per scelta, o meglio repulsione, personale. Il suo posto era e sarebbe rimasto nella Day Class così come i suoi più cari amici.
Soffocò una risata che sapeva di comprensione, in quanto anche lui, un tempo esternava una simile timidezza, fortunatamente alcuni incontri alla Cross lo avevano plasmato e fatto sciogliere.
Alla successiva affermazione di Yami, il ragazzo reagisce in strano modo, una sillaba secca e fredda nettamente in contrasto e contrapposizione con le sue reazioni fisiche, del suo linguaggio non verbale che esprimeva invece imbarazzo e forse gioia. Non ci fece caso perchè scorse il tradimento tra la sua lingua e il suo corpo.
Gli sorrise, innocentemente, per fargli capire che non c'era motivo per sentirsi a disagio o in imbarazzo.
Semplicemente percepisco chi merita accoglienza e fiducia e chi no... poi nemmeno tu, a differenza degli altri, ti sei mostrato ostile nei miei confronti. spiegò serio con un luccichio negli occhi, in cui tuffandovisi si intravedeva l'ombra delle esperienze passate.
Dopo quell'esperienza euforizzante e davvero unica, corrugò la fronte e sopracciglia, quell'affermazione gli suscitava rabbia.
La vita non si basa sui combattimenti, per scelta personale, benchè sia dotato di un forte potere, mi rifiuto di usarlo. La violenza non è la via che noi vampiri dovremmo percorrere e poi...la validità di un giudizio dipende da chi lo compie. aggiunse leggendogli negli occhi le parole che non aveva detto. Senza contare che forse quel potere se sviluppato in un certo modo avrebbe potuto essere anche offensivo.
 
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.Castamere.
view post Posted on 25/6/2013, 21:43




Non si aspettava una risposta alla prima affermazione da parte di Yami, generalmente quando si toccano temi difficili le persone tendono a cambiare discorso, quasi a voler evitare quella pesantezza che trovano insensata, o semplicemente fuori luogo. Yami pare invece volerla cercare.
Quella domanda fa tacere Zack per qualche istante, non si è mai fermato a riflettere troppo a lungo sui molti significati che invecchiare porta con se, non gli è mai interessato troppo, infondo lui è uno di quelli che vive con la filosofia del "vivi ogni giorno come se fosse l'ultimo" e arrovellarsi sui massimi sistemi del mondo non è mai stato nella lista delle sue priorità. Questo non vuol dire che non abbia una sua opinione. Lentamente, con un leggero cenno del capo, annuisce.
E' anche un segno di maturazione, di saggezza talvolta. Eppure mi fa paura. Ammette. Ho paura che il tempo mi faccia dimenticare, che mi cambi fino a perdere me stesso. E' questo che mi spaventa e ogni lato positivo non è abbastanza per cancellare questa paura. Sorride appena, non gli interessa se le sue opinioni sono uguali a quelle di ogni altro essere vivente sulla terra, davvero, potrebbe essere la persona più banale al mondo, ciò non gli impedirebbe certo di provare paura davanti all'inesorabile scorrere del tempo. Non dice altro, non continua, cerca di salvare il salvabile e nascondere quel che rimane della sua debolezza. Non vuole caricare Yami dei suoi problemi, non vuole nemmeno ammettere apertamente che ne ha, seppure sia così. Ogni giorno che passa il suo potere si rafforza, quanto impiegherà prima di andare fuori controllo? Prima di sostituire Zack con uno sconosciuto? Il suo corpo può essere immortale, o terribilmente longevo, ma la sua coscienza, la sua essenza, ha i minuti contati, più il tempo passa più si dissolve. Questo vuol dire invecchiare per lui.
Annuisce semplicemente alla domanda sulla Night class, non c'è molto altro da dire.
Mentre si fa perplesso alle parole successive... a differenza degli altri. Perchè mai questi ipotetici altri avrebbero dovuto mostrarsi ostili nei suoi confronti? Ha paura a chiederlo, coglie il retrogusto amaro nell'affermazione e ha la netta sensazione che chiedere non farebbe altro che toccare una ferita ancora sensibile.
Non ho alcuna ragione per essere ostile, insomma, non sei un pazzo psicopatico che va in giro a torturare la gente e tutti a scuola lo sanno tranne me giusto? Perchè altrimenti avrei un paio di idee... Ironizza perchè, sul serio, non ha la minima idea della ragione che porta Yami a sembrare quasi sorpreso della sua gentilezza.
Poi sorride raggiante.
Finalmente! Qualcuno che è d'accordo con me. Forse risulta appena più allegro del dovuto, non può farne a meno visto che ha passato anni a convivere con un complesso di inferiorità, che fortunatamente è riuscito a superare quando ha finalmente capito che dell'opinione degli altri non gli interessava proprio nulla. Complesso che, ahimè, è tornato a farsi sentire quando con le sue inutili abilità non è stato capace di salvare la persona che amava. Quello era il momento perfetto per sentire quelle parole che gli ridonano un po' di confidenza.
Purtroppo tra di noi sottinteso vampiri spesso vige la regola del più forte e un anello debole è un disonore per l'intera famiglia. Un mondo inadatto a un irrecuperabile pacifista come me che crede ancora nella forza delle parole.
non ti preoccupare :D può capitare, internet è una delle più grandi fonti di problemi e non va mai come dovrebbe XD
 
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view post Posted on 26/6/2013, 22:26

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Ascoltò attentamente quel che il ragazzo aggiunse dopo che Yami diede quella particolare risposta, evidentemente l'aveva colto di sorpresa perchè stette un pò prima di ribattere, o forse semplicemente aveva bisogno di organizzare i pensieri ed evitare che scivolassero fuori come una tempesta impazzita.
Semplicemente, il tempo ci cambia... ci plasma e talvolta ci può sembrare di non essere più gli stessi, ma è solo un'immagine apparente che la nostra mente crea per non accettare il fatto di aver avuto bisogno, volontariamente o meno, di mutare. Ciononostante tu sei Zack e io sono Yami ora, fra un anno, fra dieci, fra mille. tentò di spiegare, secondo la sua filosofia, sperando che ci si immedesimasse anche Zack e provasse ad abbandonare per un pò quella sua paura, per certi versi infondata, una persona che si lasciava manipolare dal tempo più che debole si mostrava senza carattere, il quale ad ogni minimo cambiamento cambia aspetto. Se invece il ragazzo possedeva un carattere più solido e ferreo, lo scorrere del tempo non sarebbe stato altro che il passare di giorni, mesi e anni come è giusto che sia.
Yami arrivò a questa conclusione, perchè anche lui inizialmente era come Zack, nei modi e nelle paure, ma durante il suo percorso alla Cross era cresciuto, ed anche qui il tempo aveva giocato la sua parte, benefica però, rendendolo sicuro di sè come si presentava adesso.
Pertanto non si aspettava che il ragazzo avrebbe immediatamente cambiato opinione, ma almeno, se e quando l'avrebbe fatto, si sarebbe ricordato di chi gliel'aveva detto perchè ci era passato prima di lui.
Beh, mi fa piacere che la pensi così, ti rende una persona genuina, come il potere che possiedi e sottovaluti. buttò giù in primis, poi sorrise leggermente alla sua ironia che però per Yami per quanto comica e innocente fosse assunse un leggero aroma aspro perchè lo spinse a domandarsi nuovamente perchè esistessero persone tanto ottuse e chiuse da etichettarlo e scartarlo come la carta di un regalo di Natale, accartocciarlo e gettarlo in un angolo.
Che io sappia no... quindi rispose, abbozzando un finto sorriso appena visibile sulle labbra.
Ascoltò interessato il ragazzo, si vedeva finalmente un altro germoglio puro e immacolato nella scuola, un altro pacifista di cui Yami si sarebbe reso portavoce come aveva fatto con tutti gli altri, visto che probabilmente, per quanto altre persone, altri suoi amici fossero seri pacifisti e idealisti, lui li superava tutti, considerando anche la sua precedente condizione di ex-umano, nel quale si rese più forte di tutti gli altri allievi e i suoi simili, bestie notturne che sebbene si atteggiavano come superiori nelle sue medesime condizioni sicuramente avrebbero ceduto alla tentazione e caduti nell'oblio.
Zack.. disse, accorciando le distanze L'anello più debole è anche quello più forte: è quello capace di spezzare la catena! disse solennemente come se tentasse di imprimere indelebilmente quelle aprole nel ragazzo, in modo che quando ne avrebbe avuto bisogno avrebbe potuto trarne forza e ispirazione, per continuare a combattere pacificamente contro coloro che credevano fermamente che la forza fisica fosse il nettare degli dei.
 
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.Castamere.
view post Posted on 27/6/2013, 12:17




Fra mille anni sarà ancora Zack? Quella domanda lo tormenta, non sa trovare una risposta, ci sono troppe variabili in gioco, troppe cose che possono andare storte. Si umetta le labbra, improvvisamente troppo secche.
Di questo non sono certo. Dice infine. Perchè proprio lui ha deciso di parlare, di aprirsi quel poco che gli concede di essere sincero? Semplice, l'altro sembra aperto al confronto e sente che le sue paranoie non avranno l'effetto di farlo apparire strano, o alieno, semplicemente le ascolterà, o almeno spera.
Cosa succederebbe se non fossi più in grado di controllare il mio potere? Se si sviluppasse così tanto da finire fuori controllo? Potrei entrare in connessione con un assassino, con un livello E che pensa solo a uccidere, con una persona così disperata da arrivare a desiderare di togliermi la vita. Il che, sinceramente, lo preoccupa quanto e forse un poco di più del commettere una strage. Non che l'idea lo entusiasmi, al contrario, è sempre stato un tipo pacifico che non apprezza gli inutili spargimenti di sangue, uccide le sue vittime, ma lo fa solo per sopravvivere, non perchè trova piacevole privarle della vita. Può sembrare un controsenso, stringe amicizia con gli umani a stomaco pieno e si nutre di loro quando ne ha bisogno, eppure agli occhi di Zack, agli occhi della maggior parte dei vampiri, è normale come lo è per le persone mangiare carne di cavallo quando ne tengono uno nella scuderia che accudiscono con affetto e amore. Non che sia la stessa cosa, ma il concetto è quello.
Non sempre riesco a distinguere dove finisco io e dove cominciano gli altri, come un quadro dai confini sfocati, mi capita di mettermi a ridere per strada senza ragione o sentire le lacrime e so che sono triste, ma non so perchè e non mi importa neanche. Una volta... si ferma un attimo, davvero vuole continuare? Non lo sa. Fa un respiro profondo, il solo ricordo lo scuote ancora abbastanza, più di quanto gli piace ammettere. Una volta un uomo è rimasto vivo, sentivo il suo sangue in circolo e questo ha amplificato la connessione. Potevo quasi sentire i suoi pensieri, la paura, quella paura, quella che provi solo quando anche la speranza muore. Avevo paura di me stesso, mi guardavo le mani e volevo scappare da loro, ma come posso farlo? Come posso combattere quando sono io il nemico? E una domanda si vibra leggera nell'aria, qualcosa che il vampiro si è sempre chiesto, cosa sarebbe successo se quella connessione non si fosse interrotta, se il suo riflesso nello specchio fosse diventato per sempre la cosa più terribile al mondo.
Poi sorride. Così, dal nulla, è stato serio troppo a lungo.
Scusa... però avevo l'impressione che mi avresti ascoltato. Cosa che no, non gli da il diritto di scaricare sull'altro tutte le sue paranoie, però gli sembra un'adeguata giustificazione per quello sfogo così improvviso e così poco "Zack". Andiamo, lui è quello solare, quello che non ha problemi, quello baciato dalla fortuna ventiquattro ore al giorno, sette giorni su sette, non un vampiro spaventato dalla sua stessa ombra -nel senso più letterale del termine. Sorride ancora alle parole successive di Yami, non se la sente di commentare ancora, non dopo aver riversato sull'altro un fiume di chiacchere che probabilmente manco gli interessano, così quel silenzio è come una scusa, un compensare quell'attacco di sincerità con un po' di sano silenzio. Che, nel dubbio, è meglio di ripartire a raccontare la sua vita.
CITAZIONE
L'anello più debole è anche quello più forte: è quello capace di spezzare la catena!

Il tono solenne dell'altro rende l'affermazione più buffa del dovuto, in teoria deve essere una fonte di ispirazione così Zack se la ripete un paio di volte nella mente, giusto per non dimenticarla.
Sperando che la catena vada spezzata e non ci stia tenendo sospesi sopra un dirupo.
 
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view post Posted on 3/7/2013, 22:49

Endymion: Every night i wait for my sweet Selene...

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Fu contento per quella negazione, sperava che il ragazzo non si fosse lasciato abbindolare da quattro parole spiaccicate sul momento, e ciò denotava che Yami aveva visto giusto nel suo sguardo, quel tipo, Zack, era uno in gamba.
Si rivedeva un pochino in lui, testardo, timido ma al contempo sicuro di sè e delle sue opinioni, ingenuo ed emotivo. E già, sembrava proprio Yami appena entrato alla Cross e nemmeno a farlo apposta, Zack era una matricola.
Su una cosa però differivano, Yami non aveva mai cercato aiuto dagli altri, ma non perchè fosse forte e autonomo, anzi probabilmente era solo un'ostinazione pericolosa la sua, ma sebbene temesse se stesso, per la sua natura vampirica, non aveva mai perso la fiducia. Yami in quanto ex-umano soffriva di sdoppiamento di personalità, il suo pacifismo e i suoi ideali erano pertanto messi spesso a dura prova, anche se si destreggiava egregiamente nell'imprigionare la bestia che di tanto in tanto rompeva le sbarre, non a caso sulla coscienza contava solo una vittima umana, dovuta al suo risveglio quando fu morso dal purosangue, all'età di 4 anni. Ora che invece era un vampiro livello C a tutti gli effetti, riusciva perfettamente a controllare i suoi istinti e a non assumere mai le fattezze di un mostro spietato e sanguinolento.
Ma ciò che lo aveva tenuto sotto controllo per 11 anni era stato se stesso e nessun altro, la fiducia che riponeva nelle sue capacità, nel suo sapersela cavare da solo e in ogni caso. Era questo che mancava a Zack. Certo anche Yami di volta in volta presentava segni di cedimento e demoralizzazione, ma era più che normale.
Sebbene per motivi diversi entrambi avevano paura di se stessi, ma Zack probabilmente inacutiva simile terrore alimentandolo dalla sfiducia che si gettava addosso da solo.
Ascoltò pazientemente tutto il suo sfogo e solo quando ebbe finito di raccontare osò intervenire
Figurati, non devi scusarti...a volte fa bene svuotarsi. disse come introduzione al ragionamento che dopo un respiro cominciò
Zack, posso capire quel che provi, posso capire le tue paure, anche io ho dovuto passare qualcosa di simile che ti risparmierò di sentire adesso... ma quel che posso assicurarti è che, per come l'ho percepito io, poco fa, il tuo potere non può essere così devastante come credi, o almeno non verso te stesso. prese fiato, tentando di scorgere l'espressione dell'interlocutore per avere la conferma di poter continuare e non essere invece rifiutato, perchè magari cominciava ad essere troppo invasivo.
Credo che debba smetterla di scappare da te stesso, dal tuo potere e dalla verità. Puoi controllare il tuo potere, non essendo altro che un'estensione della tua anima, anche se interagisce con quelle degli altri. Basta avere fiducia in te stesso e credere di potercela fare per guadarti con fierezza davanti lo specchio. tentò di enfatizzare il discorso cercando di far trapelare che quelle parole non erano campate in aria, ma basate su esperienze personali, parole quasi autobiografiche, cariche quindi di un significato più profondo.
Si voltò ancora una volta verso la puledra, le accarezzò la criniera e poi decise, per quella mattina di riporre il quadernino dalla copertina ghiaccio dentro la tracolla a scacchi e incappucciare la penna riponendo anch'essa.
L'inchiostro aveva contaminato già due innocenti pagine, doveva controllarsi, altrimenti le parole avrebbero cominciato a risultare incomprensibili anche lui, più scriveva più i caratteri diventavano indecifrabili, il tratto violento e marcato, tanto, a volte, da bucare il foglio; sembrava che se scriveva oltre un certo tempo, non sarebbe più stato capace di smettere entrando in una sorta di trance.
Beh a volte cadere in un dirupo è utile. La risalita per quanto dolorosa, ci rende inevitabilmente più forti.

Ormai è praticamente inutile scusarmi per i ritardi, sarei ripetitivo e noioso... gomen ^^"
 
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view post Posted on 5/7/2013, 20:03




E per un momento la sua concentrazione slitta lontana, via, distante dalla sua persona, per focalizzarsi su Yami. Non è facile accantonare anche solo per poco l'egocentrismo, dimostrato fino a quel momento, non ora che ha deciso di aprirsi con qualcuno. Però è necessario che lo faccia, è necessario così da non sentire solo meri suoni uscire dalle labbra dell'altro ma parole, frasi che nascono da qualcosa di più profondo della semplice voglia di sbarazzarsi di qualcuno un po' troppo pedante.
Parole che nascono... si, quella sembra proprio consapevolezza.
Diamine! Non avrebbe augurato a nessuno di capire le sue parole, a quel punto avrebbe preferito che Yami scuotesse la testa ammettendo che non aveva mai provato nulla di simile e cercasse di consolarlo con qualche parola rubata da un libro, anche un film poteva andare. Ma capirlo? No, non ci contava, men che meno sperava.
Incurva appena le labbra, l'ombra di un sorriso gli solca il volto. Ha parlato di fiducia in se stessi e Zack ne ha, però ne ha per le cose sbagliate, ad esempio ha fiducia nel suo senso d'orientamento, fiducia nel fatto che non farebbe mai male a nessuno, non volontariamente, ha fiducia nel fatto che comunque sia una situazione riuscirà ad uscirne grazie alla sua parlantina.
Oh si, ha davvero molta fiducia in se, ma non nel suo potere. Non riesce a vederlo con chiarezza come fa l'altro, un'estensione della sua anima, un'anima che ancora non ha imparato a conoscere, forse è per quello che non ha pieno controllo delle sue abilità.
Magari un buon corso di meditazione lo aiuterebbe.
Eri umano, vero? Chiede all'improvviso.
Ancora una volta la coerenza con i suoi pensieri non è il massimo. Una domanda indiscreta, lo sa perfettamente, ma non si è posto il problema di porre un filtro tra curiosità e bocca.
Non è difficile intuirlo, in genere è così per la maggior parte degli umani che si trasformano in vampiri, all'inizio non se ne accorgono, poi la sete si fa così forte che per sopravvivere sono costretti ad attaccare altri umani. Quando accade la prima volta la maggior parte non si è ancora arresa all'idea di essere un succhiasangue, per di più di stare lentamente e inesorabilmente impazzendo, consumato da quella brama di sangue.
Una paura verso se stessi molto simile a quella provata da Zack, seppur più concreta, meno condita da incognite e da "se". Ma infondo lui l'ha sempre detto, se si fosse trovato in una situazione del genere avrebbe cercato un luogo appartato dove farla finita, certo prima avrebbe cercato una soluzione, ma piuttosto che diventare una macchina assassina si sarebbe fermato. Un gesto eroico da un certo punto di vista, avrebbe salvato molte vite così.
Sorride amaro alla successiva constatazione.
Clichè. Dice solamente, a meno che lui non sia un caso perso. Sono già caduto e non mi ha reso più forte risalire, solo uno storpio che rischia di andare in frantumi se cadesse nuovamente. Viva l'ottimismo!
Si da due colpetti sul viso, come per volersi riprendere ed in effetti è così, non vuole lasciare che l'amarezza abbia la meglio su di lui, non più, si è ripromesso di non cadere vittima dei sentimenti negativi.
Ma adesso basta parlare dei miei noiosissimi drammi, non sono così interessanti! Sorride allegramente, eccolo, il caro vecchio Zack che riemerge, o meglio, ecco la maschera che torna a coprire il suo viso. Così si sente molto più a suo agio.
 
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view post Posted on 7/7/2013, 16:37

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Yami ripensò alle sue stesse parole, come poteva far comprendere a Zack quello che voleva dire?
Se gli avesse detto che invidiava il suo potere, sarebbe stato falso e poco sincero e questo non erano decisamente cose da Yami.
Dopotutto Yami, come aveva lasciato trapelare, considerava il proprio potere come un’estensione della sua anima, e se la sua estensione era il vento, non avrebbe per nulla voluto cambiarla. Se avesse cambiato potere, avrebbe cambiato anche anima e di certo non ambiva una cosa del genere, i suoi ideali erano, proprio come il suo elemento, impalpabili.
Però era pur vero che quello strano potere, sebbene Zack lo considerasse inutile, aveva conquistato Yami, il quale era sicuro, ne avrebbe fatto un’arma potentissima.
Mentre quindi si arrovellava per trovare parole più convincenti e tentare di esprimere quel concetto così complicato, gli venne posta una domanda inaspettata e completamente fuori dal ragionamento che stavano facendo.
Dopo tutto quello che aveva detto, l’unica cosa che Zack era riuscito a esternare era se in precedenza fosse stato umano, probabilmente analizzando le sue parole.
Yami rimase un po’ a guardarlo, interdetto, cercava di scoprire se si trattava di una semplice tattica per deviare l’attenzione dal suo potere ad altro ed in quel momento era capitata una cosa così intima, oppure se quella domanda era stata studiata per metterlo in imbarazzo e forse, farlo smettere di impicciarsi dei fatti altrui.
Poi, senza smettere di fissarlo, nel suo sguardo impenetrabile, disse freddo, senza dare adito ad ulteriori parentesi:
Si, e ne sono fiero! Cambia forse qualcosa con quello che dicevamo prima?
Yami poi, stanco di sentire lo scoramento dell’altro decise di passare ai fatti, se Zack non aveva intenzione di capire a parole, sarebbe passato ai fatti.
Senza preavviso, né momenti che lasciassero intuire ciò che stava per fare, fece uno scatto in avanti, in modo di essere di fianco alla sua destra, portò il suo piede e la sua gamba destra dietro quella di Zack e con il braccio lo spinse indietro all’altezza del petto, in questo modo avrebbe inevitabilmente perso l’equilibrio e caduto a terra.
Ovviamente non ci mise troppa forza perché non aveva alcuna intenzione di fargli del male, aspettò prima di aiutarlo a rialzarsi e non appena fu in piedi si rivolse a lui con un sorriso beffardo e tono decisamente meno adirato di prima:
Non mi pare sia andato in frantumi… e lo sfidò con gli occhi.
Poi gli prese d’impeto la mano e gliela strinse e aggiunse sereno e quasi con tono di vittoria:
Senti adesso. Starai percependo che non ti voglio aggredire… fece una pausa, per ricevere conferma.
Io, invece, non avrei mai potuto saperlo.. concluse, sperando, finalmente di averlo convinto.
 
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16 replies since 22/11/2012, 16:09   247 views
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