Ormai il tramonto aveva donato a tutto il paesaggio un colore più caldo e rassicurante. Sembrava di essere avvolti un un abbraccio tenero e accogliente, era da tempo che il sole non mi dava queste sensazioni. La verità era che non passavo molto spesso il tempo all'aperto, e per lo più, passeggiavo di notte, dato che l'aria fresca della sera mi aiutava a schiarirmi le idee.
Non era passato nessuno e quindi avevo trascorso dei piacevoli momenti sotto le fronde dell'albero sul quale mi ero appostata. D'altra parte era difficile notare una ragazza non proprio altissima nascosta tra le fronde di un albero, se non ci fosse stato un indizio sul dove guardare.
Chiusi il libro e osservai ancora per qualche secondo il paesaggio.
Una voce maschile si fece largo tra i miei pensieri, guardai in basso e vidi un giovane ragazzo dai capelli scuri dare un calcio alla quercia sopra la quale mi ero accampata. Non dissi nulla e tanto meno fece lui, forse non mi aveva neppure notata.
Non mi piacevano le persone che davano calci alle piante; in fondo era come dare un calcio a una persona o a un essere vivente.
Hey! Dissi mentre, mettendo il libro nella sacca, scendevo dall'albero con un balzo da felino. Atterrai proprio davanti a lui, sistemandomi la divisa e stringendo meglio il fiocco rosso sotto il collo.
Non si dovrebbero dare i calci alle querce. Questa in particolare deve essere parecchio vecchia. Non è carino, non ti ha fatto nulla di male. Mentre parlavo mi resi conto che non era uno studente qualunque che avevo davanti, ma un guardian. Rimasi ferma ad osservarlo, pronta a scattare,se necessario. Non avevo la minima intenzione di rientrare al mio dormitorio,in fondo se non mi prende non mi può costringere.