I libri fanno volare la mente

« Older   Newer »
  Share  
Diletta_Hunt
view post Posted on 4/8/2012, 15:14




Ero arrivata neanche da quindici ore alla Cross e già avevo iniziato a fare delle conoscenze. Non mi disturbava la cosa, solo che facevo sempre fatica ad aprirmi sulla vera me stessa. Cercavo di dimostrarmi come tutti mi volevano vedere. Volevo fare vedere che non avevo nulal da nascondere, ma in realtà io avevo tanto da nascondere e da tenere in me stessa.
Quella mattina avevo cercato un posto abbastanza tranquillo dove leggere un bel libro, ma per le ragazze e i ragazzi e il loro vociferare e un pò per le nuvole che minacciavano pioggia non ero riuscita a farlo. Nonostante quel pomeriggio il tempo non fosse migliorate, ma anzi peggiorato, decisi di rischiare. Dal borsone che avevo portato con me presi il romanzo che stavo cercando di finire, senza riuscirci.
In realtà non era una delle mie storie preferite d'amore, anzi era un romanzo di fantascenza, ma era, stranamente bello e intrigante. La divisa della scuola aveva un colore così tetro e triste che mi sembrava quasi di andare a un funerale se non fosse stato per il fiocco rosso che avevo al collo. La lungezza della gonna era molto simila a quella che avevano i miei vestiti preferiti, quindi il fatto che le gambe fossero in mostra non mi preoccuapva per nulla.
Arrivata nel cortile della scuola guardai davanti a me, notando degli alberi grandi e robusti, che sembravano un posto perfetto per leggere un bel libro, allontanandosi dal vociferare delle me compagne. Dopo aver scostato i capelli sciolti dal visto e averli lasciati cadere morbidi sulla schiena iniziai ad arrampigarmi su quella che semprava una quercia dal grande fusto e dai rami possenti.
Non era mai stato un problema salire sugli alberi, anzi lo facevo talmente tanto che ormai era diventata una cosa praticamente spontanea. Quando mi fui seduta appoggiai la schiena sulla corteccia che continauva a salire verso la fronda verde che mi avrebbe riparata da una possibile pioggia improvvisa. Aprito il libro dove avevo lasciato il segno iniziai a leggere con grande interesse, lasciando dondolare il piede sinistro, quasi a peso morto.
 
Top
lošai
view post Posted on 5/8/2013, 15:19




Starnutì in maniera poco elegante mentre passeggiavo per il giardino della scuola, dopo aver deciso che con l'aria che prometteva pioggia non era una bella idea rimanere oltre in piscina; anche se, ero comunque riuscito a beccarmi quello strano scoppio di starnuti che caratterizzava le mie entrate e uscite dall'acqua. Non ero un tipo che si ammalava spesso, ma il raffreddore riuscivo a beccarlo alquanto spesso.
E la cosa non era un vanto per me.
Un nuovo starnuto mi costrinse a tirare fuori un fazzoletto e soffiarmi il naso, per poi borbottare qualcosa di indefinito sulla mia solita fortuna.
Guardai il cielo e notai che il tramonto si era fatto ormai più scuro, e il sole stava nascondendosi dietro la cappa oscura della notte. La mia ronda stava per cominciare, ma l'idea di girare con gli starnuti non mi faceva stare affatto meglio.
-Ora basta!-esclamai dopo l'ennesimo starnuto dando un calcio ad una quercia del giardino troppo vicina al mio piede per poter evitare quel colpo. Preparandomi alla caduta di schifosissimi insetti e foglie che ne sarebbe derivata.
Non preoccupandomi minimanete di vedere se prima lì sopra c'era qualcuno.
Cosa che si rivelò sbagliata dato che lì sopra era appostata una studentessa dai capelli ambrati che leggeva.
Ma al momento, arrabbiato com'ero con il raffreddore, non me ne accorsi.
Avrei preferito combattere decine di vampiri piuttosto che avere per un'altra ora quel maledetto fastidio. Avrei anche volentieri scambiato la mia salute con una risestemata alla stanza super caotica di Kibuki, cosa che mi avrebbe tolto minimo due giorni di vita se si voleva fare un buon lavoro.
 
Top
Diletta_Hunt
view post Posted on 5/8/2013, 15:42




Ormai il tramonto aveva donato a tutto il paesaggio un colore più caldo e rassicurante. Sembrava di essere avvolti un un abbraccio tenero e accogliente, era da tempo che il sole non mi dava queste sensazioni. La verità era che non passavo molto spesso il tempo all'aperto, e per lo più, passeggiavo di notte, dato che l'aria fresca della sera mi aiutava a schiarirmi le idee.
Non era passato nessuno e quindi avevo trascorso dei piacevoli momenti sotto le fronde dell'albero sul quale mi ero appostata. D'altra parte era difficile notare una ragazza non proprio altissima nascosta tra le fronde di un albero, se non ci fosse stato un indizio sul dove guardare.
Chiusi il libro e osservai ancora per qualche secondo il paesaggio.
CITAZIONE
Ora basta!

Una voce maschile si fece largo tra i miei pensieri, guardai in basso e vidi un giovane ragazzo dai capelli scuri dare un calcio alla quercia sopra la quale mi ero accampata. Non dissi nulla e tanto meno fece lui, forse non mi aveva neppure notata.
Non mi piacevano le persone che davano calci alle piante; in fondo era come dare un calcio a una persona o a un essere vivente.
Hey! Dissi mentre, mettendo il libro nella sacca, scendevo dall'albero con un balzo da felino. Atterrai proprio davanti a lui, sistemandomi la divisa e stringendo meglio il fiocco rosso sotto il collo. Non si dovrebbero dare i calci alle querce. Questa in particolare deve essere parecchio vecchia. Non è carino, non ti ha fatto nulla di male. Mentre parlavo mi resi conto che non era uno studente qualunque che avevo davanti, ma un guardian. Rimasi ferma ad osservarlo, pronta a scattare,se necessario. Non avevo la minima intenzione di rientrare al mio dormitorio,in fondo se non mi prende non mi può costringere.
 
Top
lošai
view post Posted on 5/8/2013, 15:57




Con le piante non avevo mai avuto un bel rapporto.
E in preda alla rabbia avrei tirato un calcio a qualsiasi cosa, anche a quella ragazzetta bionda se me la fossi trovata davanti qualche istante prima.
Fu una sorpresa sentire la sua voce arrivare da sopra le fronde della pianta, e la fissai incuriosito mentre scendeva dall'albero per posizionarmisi davanti assumento l'atteggiamento di Guardian più di me mentre mi rimproverava di aver fatto male ad una pianta.
Avevo capito il genere.
Molte ragazze la pensavano così. Animali, vegetali, uomini. Tutti uguali.
Ma se la quercia era tanto vecchia, il mio calcio non avrebbe dovuto farle niente di male, anche perchè non si era smossa che di un minimo, facendo ondeggiare appena le fronde facendo cadere forse cinque foglie in tutto.
La guardai e incrociai le braccia al petto, stringendo gli occhi, fissandola per bene.
-Hai ragione.-dissi guardando l'albero:-Non mi riesco a controllare delle volte.-conclusi.
Sembrava tesa. Forse le regole ancora non le erano del tutto chiare e doveva per lei essere uno dei primi giorni alla scuola. D'estate, con il fatto che non c'erano le lezioni della Day e della Night, si poteva restare più fuori dai dormitori, quindi per la ronda non aveva ancora particolari problemi.
Ma se lei non lo sapeva, perchè rivelarglielo?
-Che ci fai fuori a quest'ora?-domandai.
 
Top
Diletta_Hunt
view post Posted on 5/8/2013, 16:12




CITAZIONE
Hai ragione. Non mi riesco a controllare delle volte.

Sorrisi. I ragazzi, di solito, credevano che le piante o gli animali si trovassero qualche gradino sotto di noi, ma in realtà non era così. Non mi sarei aspettata che qualcuno potesse pensarla come me o che almeno si rendesse conto di aver sbagliato, quindi ero contenta.
CITAZIONE
Che ci fai fuori a quest'ora?

Mi guardai intorno con fare indifferente. Niente. dissi prendendo la sacca che avevo a tracolla tra le braccia. Era così bello qui, quindi mi ero portata un libro da leggere e stavo sull'albero perchè mi piaceva stare sui suoi rami. Rimasi ferma a guardarlo sorridendo. In fondo come ero scesa potevo risalire se ce ne fosse stata la necessità. Immagino tu invece stia cominciando la tua ronda... dissi con una semplicità e tranquillità che non avrei mai considerato mie se non mi fossi sentita in quel momento.
 
Top
lošai
view post Posted on 5/8/2013, 19:36




Non sapevo il perchè delle volte dicessi cose che non pensavo realmente, solo per il gusto di non iniziare polemiche o di litigare con qualcuno. Forse era un rimasuglio del vecchio Rei che era rimasto nonostante i cinque anni passati in quel posto.
Quel Rei che mentiva e che faceva sorrisi falsi agli studenti. Che illudeva gli altri di amarli e che poi li pugnalava alle spalle in qualche modo.
Mi fermai un attimo nella riflessione.
Da dove venivano quegli strani, negativi pensieri e da quando li facevo?
Pensai fosse meglio evitare il mio discorso mentale e sorrisi alla ragazza bionda, ascoltandola.
-No. Non sto ancora incominciando. Ci vuole un po' di tempo prima che inizi.-rivelai, abbandonando l'idea di farle uno scherzo abbastanza perfido e molto, forse troppo infantile.
-Capisco comunque che il giardino ti piaccia. Si sta bene, e nessuno ti disturba con voci e urla. Certo, a meno che qualche stupido non venga a calciare l'albero su cui ti trovi.-conclusi sorridendole divertito riferendomi alla mia precedente performance.
 
Top
Diletta_Hunt
view post Posted on 5/8/2013, 20:15




CITAZIONE
No. Non sto ancora incominciando. Ci vuole un po' di tempo prima che inizi.

Gli sorrisi e feci un grande sospiro di sollievo. Infondo conoscevo le regole dalla Cross Accademy che impedivano agli studenti umani di girare di notte...l'incontro con un vampiro non è davvero consigliabile. Soprattutto se non conosci la loro vera natura.
CITAZIONE
apisco comunque che il giardino ti piaccia. Si sta bene, e nessuno ti disturba con voci e urla. Certo, a meno che qualche stupido non venga a calciare l'albero su cui ti trovi

Sorrisi nuovamente. Già,questo posto è davvero bello, e non ti preoccupare, non mi hai disturbata, sarei comunque scesa di lì a poco. Gli dissi guardando il ramo sul quale mi ero seduta fino a poco prima.
Allungai la mano destra verso di lui. Comunque piacere, mi chiamo Ayame Okamoto. Non mi sembrava carino parlare con qualcuno di cui non conoscevo neppure il nome, quindi sapevo che avrei dovuto iniziare io le presentazioni. Gli sorrisi e chiesi infine: bhè, dato che non hai ancora incominciato la ronda, posso rimanere ancora un pò qui? Se vuoi puoi rimanere a controllare che calato il sole troni nel mio dormitorio. Dissi guardando il tramonto che si stava scurendo tutto l'ambiente preparandolo alla notte e alle tenebre.
 
Top
lošai
view post Posted on 7/8/2013, 10:51




Sorrisi a quel sospiro, sapevo che le regole della Cross potessero essere difficili da digerire per i nuovi arrivati, e che alcune io stesso preferivo evitarle, e ignorare se qualcuno le ignorava a sua volta.
Ma, era anche vero che con i vampiri non si scherzava. Sebbene quelli presenti dovessero condividere la politica di Cross, non era detto che non avessero fatto uno spuntino fuori programma alla prima occasione.
- Mh, bene.-risposi, quando mi rassicurò dicendomi che non l'avevo disturbata.
Le strinsi senza troppa forza la mano che mi porse e sorrisi di rimando, presentandomi a mia volta:-Rei Koyama. Piacere di fare la tua conoscenza, Ayane.-diretto al nome proprio senza onorifico. E via alla confidenza.
Mi grattai appena dietro la nuca e poi sorrisi di nuovo al suo invito. Non capitava tutti i giorni che qualche studente volesse spontaneamente passare del tempo insieme a me, a parte i vecchi amici ormai storici.
Poi realizzai meglio quella frase.
Forse non voleva proprio passare del tempo con me, quanto più evitare casini. Beh, il senso più o meno era farle compagnia. E chi ero per rifiutare la compagnia di una bella ragazza?
-Sì. puoi rimanere tranquillamente. E, mi farebbe piacere passare un po' di tempo in tua compagnia prima di iniziare.-
 
Top
Diletta_Hunt
view post Posted on 7/8/2013, 18:25




CITAZIONE
Rei Koyama. Piacere di fare la tua conoscenza, Ayane

Ora che sentivo il suo nome mi venne in mente che il preside mi aveva accennato della presenza di due guardian, uno dei quali era proprio lui. Sorrisi. Era dello che i un ragazzo si fosse "offerto" di controllare la relazione tra umani e vampiri e accertarsi che non ci fossero delle trasgressioni alle regole della Cross.
Anche se in realtà io non amavo le regole a prescindere.
Rei ebbe una reazione strana alla mia richiesta di farmi compagnia fino all'inizio del coprifuoco e al suo giro di ronda. Pensai di averlo messo in imbarazzo o che magari non avesse voglia di controllare, al massimo gli avrei risposto che sarei rimasta fino al calare del sole e basta.
CITAZIONE
Sì. puoi rimanere tranquillamente. E, mi farebbe piacere passare un po' di tempo in tua compagnia prima di iniziare

Che gentile che sei. Sorrisi e spostando la testa osservai la natura che si trasformava, diventando cupa, scura e spaventosa.
Continuando a guardare davanti a me gli dissi Spero di non averti messo in imbarazzo, Rei. Sorrisi, da un pò di tempo avevo iniziato a divertirmi facendo delle domande un pò impertinenti per poi giocare sulla mia indole innocente.
Normalmente funzionava.
E poi è sempre bene avere un ragazzo accanto quando scende la notte, potremmo venire attaccati da qualche... creatura della notte. Lo guardai con la coda dell'occhio.
Come facevano i ragazzi della Day a non sapere che la Night era formata da vampiri? e come pretendevano che,prima o poi, non si venisse a sapere.
 
Top
8 replies since 4/8/2012, 15:14   115 views
  Share